Venerdì 22 Novembre 2024

COMUNE PESCARA: F.I SU RIUNIONE COMMISSIONE CONTROLLO E VIGILANZA SU PROBLEMATICHE CENTRO SOCIALE SPAZ

21/03/2018 - Redazione AbruzzoinVideo

Porteremo in Consiglio comunale il problema inerente l’emergenza caos e deregulation denunciato dai residenti di Villa Fabio relativamente alle attività svolte all’interno del Centro sociale Spaz. Feste che andrebbero avanti anche fino alle 4 del mattino, senza alcun controllo da parte del Comune che è il proprietario del manufatto, orari non rispettati per la chiusura della struttura e addirittura la minaccia di denunce e querele per quei cittadini che osano chiedere il rispetto del regolamento comunale.

È quello che è emerso oggi nel corso della riunione della Commissione Vigilanza e Controllo, dinanzi all’assessore delegato Di Iacovo, acriticamente schierato a favore di chi gestisce lo Spaz e sordo alle richieste di aiuto dei residenti. A questo punto presenteremo un ordine del giorno, alla prossima seduta del Consiglio, coinvolgendo l’assessore alla Polizia municipale e al Patrimonio, Gianni Teodoro, che ha il dovere di far rispettare regole e norme, specie nelle strutture comunali, attraverso il proprio braccio operativo, appunto i Vigili urbani, predisponendo una serie di controlli ripetuti sulla struttura per imporre la chiusura alle 22 prevista nel Regolamento, e affidandone le chiavi a un soggetto esterno alle Associazioni che gestiscono il Centro per garantire la sua chiusura regolare”. Lo ha annunciato il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco al termine della seduta di Commissione.

 

Purtroppo avevamo previsto e preannunciato già lo scorso maggio i problemi legati all’apertura di un Centro sociale in pieno centro residenziale, problemi che oggi stanno puntualmente prendendo forma e sostanza – ha sottolineato il Vicecapogruppo D’Incecco -. Nei giorni scorsi i residenti del quartiere hanno sbottato denunciando tutto il proprio malessere: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la festa che si sarebbe svolta nella struttura, l’ex scuola elementare di Villa Fabio, sabato scorso e che sarebbe andata avanti addirittura sino alle 4 del mattino, rendendo impossibile il riposo a decine di famiglie che oggi hanno la sfortuna di affacciarsi sullo Spaz. Ma in realtà tale problema si ripresenta puntuale ogni fine settimana, ossia giovedì, venerdì e sabato sera, quando le attività dentro il Centro sociale vanno avanti almeno sino all’1 o le 2 di notte, orari impossibili per chi al mattino deve alzarsi per andare a lavorare o gestire la propria casa. Oggi in Commissione abbiamo assistito a uno scontro duro, per certi versi paradossale, tra le Associazioni che hanno in gestione lo Spaz e una delegazione di residenti esasperati. E il paradosso è stato che quei residenti, dopo il danno del mancato riposo, si sono ritrovati con la beffa di una minaccia di querela per chi osa contestare o criticare le iniziative svolte all’interno dello Spaz, con le Associazioni che nelle loro pagine social ufficiali, hanno denunciato di essere ‘vittime di una discriminazione politica, di manifeste antipatie politiche’. Ma allora i conti non ci tornano: se il proprietario di quella struttura è il Comune che è pure capofila del progetto del Centro sociale, quale sarebbe la parte politica che li sta discriminando e perchè? Allora è vero, come abbiamo sempre sostenuto, che su quel centro sociale c’è un cappello politico, dimostrato dal coinvolgimento, nella sua gestione, di sole due Associazioni giovanili di chiara e dichiarata provenienza di sinistra, la Soah e ‘360 Gradi’, le quali si stanno di fatto gestendo una sede concessa gratuitamente dal Comune senza neanche aver presentato una progettualità che desse trasparenza ed evidenza a quanto accade dentro quello spazio autogestito. In altre parole, oggi si conferma che lo Spaz non è un ‘centro di aggregazione giovanile’ perché lì dentro ci vanno solo i giovani di una chiara estrazione politica di sinistra. Poi veniamo alle problematiche odierne: dalla denuncia dei residenti risulta leso il più elementare diritto al riposo dei cittadini del quartiere Villa Fabio. I gestori dello Spaz hanno negato lo svolgimento di tali attività sino all’alba, salvo doversi arrendere dinanzi all’evidenza della esistenza di immagini chiare riprese dalle telecamere di un condominio che puntano anche verso lo Spaz, potendo dunque testimoniare sino a che ora la struttura resta aperta. L’assessore Di Iacovo ha dovuto ammettere che, per regolamento, il Centro sociale può restare aperto solo sino alle 22, e allora gli stessi ragazzi si sono arrampicati sugli specchi sostenendo che lo Spaz chiude alle 22, ma poi loro restano dentro per ‘pulire i locali’, tutte le sere. E questa – ha affermato il Vicecapogruppo D’Incecco – suona come una presa in giro per la Commissione oltre che un’offesa all’intelligenza dei residenti. A questo punto ci interessa sapere quali attività sociali sono state svolte sino alle 4 del mattino sabato scorso e se è normale che una struttura di proprietà comunale resti aperta al pubblico sino all’alba, violando il regolamento che ne prevede la chiusura alle 22. Purtroppo quando abbiamo chiesto un impegno specifico all’assessore Di Iacovo circa l’attivazione di controlli per garantire il rispetto delle regole, lo stesso ha fatto spallucce semplicemente ignorando la richiesta. E allora è evidente che dobbiamo andare oltre l’assessore Di Iacovo, che quel centro sociale l’ha difeso con le unghie e con i denti anche in Consiglio comunale: riporteremo la vicenda in aula, chiamando in causa l’assessore al Patrimonio e alla Polizia municipale Gianni Teodoro, al quale, attraverso un ordine del giorno, rivolgeremo richieste precise, ovvero l’attivazione di controlli costanti sulla gestione dello Spaz e sul rispetto delle regole da parte dei fruitori, avvalendosi del braccio operativo del Comune, ossia i nostri vigili urbani, e l’affidamento a un soggetto esterno allo Spaz del compito di aprire e chiudere il centro sociale, al pari di quanto accade per i parchi comunali, ricorrendo, eventualmente, anche all’ausilio della Attiva che più agevolmente può muovere le proprie unità nelle ore serali. Solo in questo modo riusciremo a garantire le opportune tutele a chi vive nel quartiere Villa Fabio e che mai avrebbe potuto pensare di dover battagliare con un centro sociale autorizzato dal Comune sotto le proprie finestre”.

CONDIVIDI: