“Dopo la denuncia e il grido di allarme fatto ieri sulla grave situazione in cui versa il Cotir di Vasto nelle prossime ore produrrò una circostanziata denuncia presso la Corte dei Conti per danno erariale visto gli ingenti danni immobiliare e patrimoniali causati ai danni delle strutture di proprietà della Regione”. Questa la precisazione del presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo. “Purtroppo oggi – spiega Febbo – ci troviamo davanti ad una situazione indescrivibile e deprecabile.
Questo è il risultato di una politica che in questi 30 mesi non ha voluto affrontare mai seriamente le problematiche relative ai Centri di Ricerca regionali dove oggi registriamo sia la mortificazione umana e professionale dei lavoratori ormai senza stipendi da due anni sia una struttura che cade letteralmente a pezzi. Tant’è che il Commissario liquidatore visto il perdurare delle avverse condizioni meteo ha deciso la sospensione di ogni tipo di attività presso il Cotir. Nella nota inoltre il Commissario non specifica fino a quando le attività lavorative saranno sospese e garantisce solo il minimo indispensabile. Oltre al danno la beffa. Oggi – prosegue il presidente della Vigilanza - ci troviamo di fronte a una situazione triste e preoccupante. Infatti abbiamo una intera struttura ancora senza corrente, interi uffici allagati, laboratori sperimentali danneggiati , macchinari delicati e costosi come l’MNR quasi compromessi, serre e colture seriamente danneggiati dalle piogge e infiltrazioni e tutta la strumentazione per la ricerca che senza corrente e gas andranno fuori uso e non più utilizzabili. Una situazione sconcertante che la dice la lunga dell’attenzione che D’Alfonso e Pepe hanno riservato ai Centri di Ricerca regionali. Mai – continua Febbo – si era arrivati ad una situazione così degradante dove strutture e strumentazione possono irrimediabilmente essere danneggiati e di questo chiederò alla Corte dei Conti. Visto tale scenario – conclude Mauro Febbo – i lavoratori si apprestano a vivere giorni veramente difficili che non fanno presagire proprio niente di buono sia rispetto al loro futuro sia alle strutture che ormai giorno dopo giorno andranno a deteriorarsi danneggiando e depauperando un patrimonio immobiliare e fondiario della Regione di rilevanza unica di cui dovranno rispondere alla Corte dei Conti alla quale mi rivolgerò in tempi brevi”.