Gessopalena si prepara a celebrare il centenario della scomparsa di Gennaro Finamore, nato il 11 agosto 1836 a Gessopalena e deceduto il 9 luglio 1923 a Lanciano. Il Comune ha organizzato una serie di eventi con l'obiettivo di promuovere la figura di questo intellettuale abruzzese e diffondere la conoscenza della sua vita e delle sue opere.
Le celebrazioni, che hanno ottenuto l'Alto Patrocinio della Regione Abruzzo sotto la guida del Presidente Marsilio, si svolgeranno dal 15 luglio al 5 agosto e includeranno convegni, seminari di studio, uno spettacolo teatrale e una passeggiata ecologica nei luoghi che erano cari a Finamore. Le attività in programma sono il risultato della collaborazione delle Università di Chieti e Teramo, degli Istituti d’Istruzione Superiore "V. Emanuele II" di Lanciano e "Algeri Marino" di Casoli e dell'Istituto Comprensivo di Palena-Torricella Peligna. Grazie alle sue ricerche, Finamore ha contribuito al progresso e all'arricchimento di molteplici campi scientifici e umanistici. Inizialmente si dedicò all'arte medica, la sua professione, ma successivamente si dedicò agli studi economici, agronomici, folcloristici, dialettologici e pedagogici.
Le sue ricerche nel campo umanistico gli valsero l'onorificenza di docente di lettere e, nel 1901, fu nominato primo preside del Liceo Classico di Lanciano. Le sue opere non rappresentano solo un prezioso patrimonio per la cultura locale di Gessopalena e dell'Abruzzo, ma assumono un'importanza rilevante anche nella cultura nazionale. Esse sono strettamente legate alle questioni legate alla nascita della nuova società italiana dopo l'Unità. Ad esempio, il suo "Vocabolario dell'uso abruzzese" non si limita a documentare il dialetto locale, ma assume una portata molto più ampia, in linea con l'intento del ministro dell'istruzione Boselli, che nel 1890 indisse un concorso nazionale per la creazione di vocabolari dialettali al fine di favorire l'italianizzazione di una società ancora fortemente legata ai dialetti. La sua opera fu tra i vincitori di questo concorso.
Attraverso queste celebrazioni e momenti di riflessione, l'Amministrazione Comunale di Gessopalena, guidata dal sindaco Mario Zulli, desidera riportare alla luce la figura di Finamore come precursore degli studi etnologici a livello nazionale. Una figura che è stata apprezzata da grandi nomi della letteratura come D'Annunzio (che ha ripreso e tradotto alcuni dei suoi canti per "La Figlia di Jorio"), Calvino e Pasolini. Questo è solo il primo passo verso il giusto riconoscimento che Finamore merita all'interno del panorama culturale italiano. A supporto della Giunta Comunale nell'organizzazione delle attività, un gruppo di lavoro composto da esperti e giovani laureati del territorio, tra cui Aurelio Manzi, Stefano Salomone, Giorgia Persiani, Melissa Lemma e Orlando Innaurato. La scelta di coinvolgere i giovani è stata fortemente voluta dal Sindaco Mario Zulli, il quale ritiene essenziale che le tradizioni e i personaggi illustri che hanno animato la comunità siano mantenuti vivi attraverso l'attiva partecipazione delle nuove generazioni, che rappresentano il futuro e la speranza della comunità stessa.