Una rappresentazione plastica e dettagliata di alcuni luoghi del paese vecchio di Gessopalena e visibile dall’8 dicembre nella chiesa di Madonna De' Raccomandati. È il presepe ideato da un gruppo femminile della comunità parrocchiale, che vuole restare anonima, che, sotto la guida di Don Charles, ha lavorato per tre mesi, negli orari più improbabili, realizzando una bellissima e suggestiva opera d’arte completamente in polistirolo.
"Cinque donne hanno ricostruito le casette del Museo del Gesso su via Castello e il fondaco della famiglia Tozzi di fianco ad un’abitazione superstite, sovrastati entrambi dal muro possente della chiesa di San Valentino, nota come del Rosario; e poi la fontanella, un accenno all'anfiteatro su cui poggia il gigantesco palco in pietra socchiuso dalla grata in ferro, che ricorda i Martiri di Sant’Agata e sul quale il mercoledì Santo muore il Cristo crocifisso." Si legge nella descrizione del giornalista Gino Melchiorre.
Nel mezzo dell’intero scenario c'è la facciata di Sant’Egidio, sul cui sagrato si manifesta la Natività, vero centro dell’opera presepiale, punto di arrivo ed inizio della fede cristiana che si rinnova con la nascita del bambino, la cui Epifania Lo rileva al mondo intero.
Un mondo distratto dalle fatiche quotidiane, mostrate dalle donnine alle prese con i propri lavori, gli uomini che si piegano sui banchetti del povero artigianato, i contadini che sgusciano tra le strettoie delle casette per recarsi al lavoro dei campi. Tutti un po’ distratti, a parte qualcuno che occhieggia i re Magi che salgono il sagrato per avvicinarsi al bimbo e recargli i doni della ricchezza, il potere della gloria perenne. In alto, sul fondo buio, si piega la cometa che illumina la mangiatoia della nascita, di lato, si erge il muro sbrecciato di un’antica abitazione salvatasi da una distruzione improvviso e non voluta. Segno che la morte può risorgere la vita."