È in corso dalle prime ore dell' alba una vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara che stanno eseguendo numerose ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni nelle provincie di Pescara, Chieti, Roma, Napoli, Bari e Reggio Calabria.
I provvedimenti sono stati disposti dal gip del Tribunale di Pescara su richiesta della locale Procura a seguito di indagini svolte nei confronti di appartenenti ad un'organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti operante nel capoluogo Pescarese. Impegnati circa 150 Carabinieri, unità cinofile e eliportate.E' stato di fatto sgominato il clan degli Spinelli dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dell'operazione denominata 'Sparta' i carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Pescara hanno arrestato undici persone sulle 18 finite in carcere nell'ambito delle indagini; in totale gli indagati sono 45, oltre a tre minorenni che fungevano da vedette. Tre persone, tra le quali il presunto fornitore di droga agli Spinelli, un giovane di origine calabrese, risultano latitanti. Sei gli arresti eseguiti in flagranza, 12 arresti in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare. Ventotto i decreti di perquisizione. In totale, nel corso delle indagini è stata sequestrato oltre 1,5 kg fra cocaina, marijuana e hashish. Il giro di affari si aggira sul milione di euro, con 10 kg di droga smerciata. Le misure e le perquisizioni odierne hanno riguardato, oltre quella di Pescara, anche le province di Bari, Reggio Calabria, Roma, Napoli e Chieti. Le misure restrittive sono state emesse dal Gip del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio, su richiesta del Pm Andrea Papalia. L'indagine iniziata nell'ottobre del 2015, e colpisce la centrale di spaccio in città, legata alla famiglia di etnia Rom Spinelli. Rancitelli e San Donato erano i quartieri dove si svolgeva l'attività di spaccio. Lo smercio al dettaglio di droga con frequenza elevata, e il via vai in via Rio Sparto e via Lago di Capestrano, da parte di spacciatori e assuntori di droga, ha dato il via ai controlli dei militari che avevano avviato le indagini ancor prima per delle rapine commesse a stazioni di servizio e ad esercizi commerciali. Le due indagini sono poi confluite nell'indagine 'Sparta' che ha portato agli arresti di oggi. Nel corso delle indagini, collegata indirettamente anche all'operazione 'Designe', dei carabinieri di Chieti, ha portato a scoprire collegamenti, nei canali di approvvigionamento fra gli Spinelli e clan di albanesi dediti nel nostro Paese all'attività di spaccio, e ad un altro canale calabrese. La posizione dei tre minorenni coinvolti è al vaglio del Tribunale dei Minori dell'Aquila. "Crediamo con questa operazione di aver inferto un duro colpo all'attività di spaccio di droga nella città di Pescara, ed indirettamente alla provincia. Nel 2017 come Arma dei Carabinieri di Pescara - ha detto questa mattina in conferenza stampa il comandante provinciale Marco Riscaldati - abbiamo arrestato oltre 80 persone, sequestrando in totale oltre 40 kg di droga. Questo vuol dire che a Pescara circola droga, con un consumo consistente anche nella provincia".Questi gli arresti eseguiti oggi dai carabinieri del Comando Provinciale di Pescara, nell'ambito dell'operazione "Sparta", in cui i militari dell'Arma hanno sgominato una organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti: Elena Spinelli, 37 anni; Lino Spinelli (46); Marco Spinelli (29); Marco Di Rocco (28); Massimo Naccarella (35); Silvana Spinelli (39); Neziri Mazzarelli (46); Patrizia Insolia (51); Massimiliano Leonzio (45); Giovanni Di Costanzo (58); Giustino Di Costanzo (51).