A Gessopalena, la solidarietà è stata ancora una volta protagonista della 16ª edizione di Un Calcio alle Malattie, Memorial "Andrea e Ilenia", un evento che ha unito l'intera comunità nella lotta contro le malattie rare attraverso la raccolta fondi per finanziare la ricerca di Telethon.
Questo piccolo borgo abruzzese, situato alle pendici del massiccio della Maiella, ha visto crescere negli anni la partecipazione e l'impegno di cittadini di tutte le età, trasformando l'iniziativa in una tradizione radicata e significativa. L'evento principale, una maratona calcistica non-stop, ha visto la partecipazione entusiasta di tutti, con l'obiettivo non di vincere sul campo, ma di sostenere la ricerca scientifica.
I partecipanti, con una donazione simbolica di 10 euro, hanno ricevuto una maglietta che gli ha permesso di scendere in campo, sottolineando come la vera vittoria fosse quella della solidarietà condivisa.
Ad aprire l'evento un piccolo corteo colorato e molto toccante, che ha visto sfilare tutti i bambini di Gesso con le loro girandole, il simbolo della disabilità, primo fra tutti il piccolo Antony, un bimbo colpito da una malattia genetica rara, che ha partecipato per la prima volta all'iniziativa insieme alla sua mamma.
Poi la santa messa celebrata sul campo sportivo comunale, ed animata sempre dai bambini delle scuole elementari e medie di Gessopalena.
Durante la cerimonia, i piccoli partecipanti del laboratorio Telethon hanno condiviso le loro riflessioni e letto una lettera speciale indirizzata ad Anthony. Questo momento è stato particolarmente emozionante ed ha evidenziato la sensibilità pura e spontanea dei bambini insieme all'importanza dell'inclusione e della consapevolezza sociale, valori centrali del progetto.
Nel corso della manifestazione, Roman Polishuck, capo ricercatore di Telethon al TIGEM di Napoli, ha offerto testimonianze dal mondo della ricerca, illustrando i progressi ottenuti anche grazie alla solidarietà dell'iniziativa di Gessopalena e le sfide ancora da affrontare nella lotta contro le malattie rare.
La serata è stata animata da un concerto del maestro Aron Chiesa, primo clarinetto del Teatro alla Scala di Milano, seguito da una performance della scuola di danza locale, musica live, stand gastronomici e tanto divertimento.
La partita di calcetto non-stop ha rappresentato il culmine dell'evento, iniziata la domenica sera alle 20:30 e proseguita fino alle 6 del lunedì mattina, per poi riprendere la sera stessa alle 19:30 per altre 10 ore di gioco.
In 15 anni grazie a Un Calcio alle Malattie sono stati devoluti alla Fondazione Telethon oltre 150.000 euro. Anche in questa edizione sicuramente il contributo, ancora da quantificare, sarà lodevole.
Giuseppe Tiberini, ideatore dell’evento e vicesindaco di Gessopalena, ha espresso profonda soddisfazione per i risultati raggiunti, ricordando come questo memorial, nato dal dolore personale per la perdita dei suoi figli a causa di malattie rare, si è trasformato in un impegno concreto, suo e della moglie, a favore degli altri con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani, al tema della disabilità, all'importanza dell'inclusione, del'amore e del rispetto per il prossimo. Di qui è nato il laboratorio Telethon con un gruppo di bambini che viene seguito da mamme e maestre che amorevolmente si dedicano a trasmettere valori importanti ai bambini. I bambini hanno realizzato con le loro mani i gadget da vendere per la raccolta fondi nel corso delle due serate.
Con oltre 70 membri dello staff organizzativo, cuore pulsante della manifestazione l'Avis di Gessopalena, motore della macchina organizzativa sin dalla prima edizione e la partecipazione attiva di 21 bambini delle scuole locali, “Un Calcio alle Malattie” ha dimostrato come ancora una volta la comunità di Gessopalena sia unita da un forte legame intergenerazionale, con la volontà di fare squadra per una causa comune. Un esempio di solidarietà che continuerà a ispirare e a portare speranza alle famiglie colpite da malattie rare, a far sentire tanti genitori di bambini malati non più soli, a infondere nel cuore dei tanti bambini presenti, figli e nipoti di coloro che da anni partecipano attivamente a questo progetto, il vero senso della vita, chè è quello di donare amore al prossimo, tendere una mano a chi soffre.
Il sindaco di Gessopalena Mario Zulli si dice orgoglioso dell'impegno della comunità per questa splendida iniziativa che rappresenta un modello di solidarietà per tutto l'Abruzzo" Come sindaco, sono fiero e orgoglioso di una comunità che, unendosi per un fine così lodevole dimostra come insieme si possa costruire un futuro migliore per tutti".