«Il FLIC è giunto alla sua decima edizione e non posso negare una certa emozione - ha detto in conferenza stampa Antonella Scampoli -. Nato quasi per gioco nel 2014, con l’intento di arricchire di eventi il programma espositivo del Polo Museale Santo Spirito nel periodo estivo e con l’ambizione di dare spazio a un’altra narrazione del concetto di contemporaneità, attraverso molteplici forme di arte e con il coinvolgimento di tante e variegate voci. In queste dieci edizioni abbiamo ospitato un numero importante di artisti, italiani e stranieri, sia di arti visive che performative. Ci siamo confrontati, arricchiti, persi e ritrovati, impegnandoci a sviluppare sempre le architetture di un festival al servizio di un futuro positivo e propositivo, che potesse ispirare valori e pratiche utili a costruire visioni e società future più giuste, più pacifiche, più inclusive. Attraverso le arti dello spettacolo dal vivo - ha specificato Scampoli - e l’incontro tra queste e le opere d’arte visive, abbiamo cercato di proporre una nuova narrazione del territorio, mescolando generi e linguaggi, aprendo nuove connessioni e filoni tematici importanti, ricollegando spazi e luoghi che spesso non si sono mai parlati. Attraverso la danza, la musica, il teatro, il cinema, le mostre, abbiamo sollecitato gli spettatori a riflettere su ambiente, rapporti umani, violenza, inclusione, bellezze e brutture del nostro contemporaneo, nella convinzione che i linguaggi artistici riescano a veicolare nella maniera più efficace spunti di riflessione e punti di vista alternativi».
Sostenuto dal Ministero della Cultura tra i festival a prevalenza danza e patrocinato dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Lanciano, FLIC nasce con l’intento di consolidare l’identità della città di Lanciano come crocevia di culture e di innovazione, scegliendo come fil rouge di questa edizione il ‘femminile nella contemporaneità’, indagato con ironia, con grazia, con intensità e tensione, mantenendo sempre ben salda la sua anima solidale, inclusiva e votata a un futuro sostenibile. «Cerchiamo di essere attenti ai temi che maggiormente ci scuotono ogni giorno - ha spiegato il project manager Nicolò Abbatista -. Per questo ci siamo soffermati sul femminile, non tralasciando l’attenzione per l’ambiente, gli anziani che sono la nostra storia ed i bambini che guardano al futuro».
Un festival multiforme e come sempre diffuso sul territorio nei luoghi simbolo del lancianese: il Polo Museale Santo Spirito, cuore del Festival da dieci anni, il Teatro Comunale Fedele Fenaroli, gioiello architettonico di metà ‘800, la sala Benito Lanci (ex Casa di Conversazione), edificio ottocentesco da sempre dedito a ospitare eventi musicali e culturali, la splendida Cattedrale Basilica della Madonna del Ponte edificata sui tre archi del ponte di Diocleziano oltre alle vie del centro cittadino.
«Come amministrazione continueremo a sostenere il FLIC e a dare il nostro sostegno - ha dichiarato il vicesindaco del Comune di Lanciano e assessore alla Cultura, Danilo Ranieri -. L’importanza di questa rassegna per noi non è data dai numeri, seppure in crescita, ma dalla possibilità di offrire al nostro pubblico qualcosa di nuovo, diverso e mai fatto prima e per questo continueremo ad esserci».
Il programma dell’edizione 2024 si snoda tra 14 spettacoli di danza, 3 di teatro e 3 di musica con 2 prime nazionali e 19 prime regionali cui si aggiungono 7 masterclass di danza.
«I numeri del FLIC sono in crescita - ha detto il responsabile del coordinamento organizzativo, Christian Consalvo -. Dalle 507 presenze dell’edizione 2022, siamo passati ai 1745 biglietti dell’anno scorso a dimostrazione di come il pubblico ci stia dando ragione e voglia a Lanciano una rassegna con uno sguardo diverso sull’arte, la musica e la danza».
È la Musica a inaugurare il cartellone venerdì 27 settembre alle 21 al Teatro Comunale Fedele Fenaroli con il concerto di Simona Molinari, artista pluripremiata in Italia e all’estero - Targa Tenco come migliore interprete 2022, Premio Callas di New York 2024 per citare i più recenti -, che interpreta sia brani della sua discografia come “Egocentrica” e "La Felicità" portati in gara al Festival di Sanremo, sia brani da lei reinterpretati come “Mr Paganini” di Ella Fitzgerald, “La storia” di De Gregori, “U pisci spada” di Modugno.
In occasione dei 20 anni dalla scomparsa, il 24 ottobre alle 21 al Teatro Fenaroli FLIC rende omaggio a Piero Piccioni, uno dei più noti autori di colonne sonore per il cinema italiano, con The Music of Piero Piccioni, serata che ripercorre la sua storia musicale interpretata dal trio jazz di Vince Abbracciante, cui si aggiunge per l’occasione un ospite di fama mondiale, Fabrizio Bosso, che con la sua tromba regalerà un tocco magico al progetto.
Ultimo appuntamento con la musica il 16 novembre nella Cattedrale Basilica Madonna del Ponte dove la compagnia Lost Movement propone Stabat Mater (ore 21) di Nicolò Abbattista e del lancianese Christian Consalvo, in cui la musica composta ed eseguita live da Filippo Ripamonti riscrivendo lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi mantiene solo una eco del classicismo originale per guidare i danzatori in scena con suoni stridenti e beat ossessivi.
Protagoniste della sezione Teatro sono due attrici italiane: sabato 28 settembre alle 21 al Teatro Fenaroli Viola Graziosi, recentemente insignita dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, interpreta Il racconto dell’ancella, romanzo distopico scritto nel 1985 della canadese Margaret Atwood, tornato alle cronache per il grande successo dell’omonima serie televisiva. La pièce ci interroga sulla libertà e su ciò che ne facciamo, scuote le nostre coscienze con domande e questioni urgenti.
Il 20 ottobre alle 21 al Polo Museale Santo Spirito è invece la volta della stand-up comedian Annagaia Marchioro, nota al grande pubblico per le sue numerose presenze televisive al fianco di Claudio Bisio o Serena Dandini, che arriva a FLIC con Pourparler, un’indagine comico-scientifica sul potere delle parole, per cercare di carpire il segreto di ogni comunicazione, con il supporto di contributi video, interviste e testimonianze di uno stuolo di personaggi esilaranti.
Molto fitto il programma Danza che inaugura domenica 29 settembre con Chiasma/Salvo Lombardo che propone due format votati al coinvolgimento del pubblico: in Let my body be (ore 19, Corso Trento e Trieste) ciascun partecipante indossa un paio di cuffie e viene guidato attraverso semplici indicazioni in un viaggio al contempo personale e collettivo che scivola verso un momento festoso di ballo condiviso; Outdoor dance floor (ore 21.30, Sala Benito Lanci) è invece una vera e propria piattaforma da ballo per spazi non deputati al clubbing in cui, dopo una prima parte danzata dai due performer, il pubblico è invitato a partecipare.
Venerdì 18 e sabato 19 ottobre il Festival si sposta al Polo Museale Santo Spirito con la performance sul tema delle relazioni With Love di Beatrice Botticini Bianchi e Giovanni Careccia, dedicata ai piccoli spettatori e alle loro famiglie (venerdì 18, ore 17).
Sabato 19 doppio appuntamento con il coreografo Nicola Galli. Si inizia con Genoma scenico (ore 21), performance interattiva strutturata come un gioco: utilizzando un dispositivo ispirato alla ricerca genomica composto da 33 tessere, ogni spettatore può generare una personale "sequenza genomica" interpretata poi in tempo reale dai danzatori.
Il Mondo altrove: una storia notturna (ore 22.30) è invece un vero e proprio rituale danzato che traccia un percorso ideale tra Occidente e Oriente, ispirandosi ai riti indigeni dell'America del Sud, ai simboli del teatro Nō giapponese e alla ricerca musicale di Giacinto Scelsi.
Tra i due spettacoli da non perdere la chiacchierata-show Tutto quello che avreste voluto sapere sulla danza contemporanea (ma non avete mai osato chiedere) con l’attrice comica Annagaia Marchioro, un modo ironico e scanzonato di portare la danza contemporanea a chi la sente lontana o estranea.
La danza torna sabato 9 e domenica 10 novembre al Teatro Fedele Fenaroli. Adriano Bolognino propone Rua de Saudade (sabato 9, ore 21), lavoro ispirato a Fernando Pessoa che trasporta in danza quel sentimento misto di nostalgia e speranza che è appunto la saudade, e Gli Amanti (domenica 10 ore 21.30), inno all’amore eterno e assoluto ispirato dal “calco degli amanti” di Pompei, due figure morte abbracciate in occasione dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e conservate in una eterna unione.
È un canto all’amore, questa volta perduto, anche Simple Love (domenica 10 ore 22) di Roberta Ferrara per Equilibrio Dinamico che affida al gesto il racconto delle emozioni.
Sempre domenica spazio anche a When Lily’s Cry, viaggio all'interno della mente durante un incubo da cui sembra impossibile svegliarsi creato da Anna Pesetti, vincitrice della Vetrina Coreografica FLIC*25.
Sabato 16 novembre dalle 21.30 al Teatro Fedele Fenaroli in programma tre short format. L’Amorevx di Lara Guidetti per Sanpapié porta in scena la storia d’amore per eccellenza, quella di due persone che si amano ma faticano a stare insieme e fanno tutto per reincontrarsi. Segue CCN/Aterballetto, con Yes, Yes... di Diego Tortelli, creazione che in pochi minuti cerca di catturare l'atmosfera di " The Factory" di Andy Warhol, luogo di libertà, incontro di artisti, di innovazione e sviluppo della cultura pop. Chiude la serata il giovane collettivo Cornelia con Sleeping Beauty – work bitch! di Nyko Piscopo che trasforma la favola originaria de La Bella Addormentata in un vero e proprio manifesto politico contro la critica mossa alle nuove generazioni dai media e dalle generazioni precedenti.
Il 17 novembre FLIC chiude con uno ‘spin off’ dedicato agli anziani della Casa Religiosa Antoniano ONLUS che potranno assistere gratuitamente a Yes, yes... di Aterballetto e With Love di Botticini/Careccia.
«Il percorso non è stato facile - ha concluso Antonella Scampoli -, ha richiesto tantissime energie, ma la determinazione a portare avanti il progetto ci ha spinto a combattere e continuare e in questi dieci anni il FLIC è riuscito a conquistarsi, con grande perseveranza, la fiducia e il rispetto del pubblico che è cresciuto di anno in anno e che ci ha spronato e ci sprona ad andare avanti».