Sale a sette il bilancio ufficiale delle vittime della valanga che si è abbattuta sull'hotel Rigopiano: i vigili del fuoco hanno individuato ed estratto nel pomeriggio dalle macerie il corpo di una donna. Il cadavere era in uno stanzino vicino alla zona della cucina e del bar.
Si sta invece ancora lavorando per liberare il corpo della sesta vittima, individuata nella giornata di ieri. Non si fermano le ricerche nell'area dove fino a mercoledì scorso sorgeva l'hotel Rigopiano a Farindola : a cinque giorni dalla valanga che lo ha travolto si spera ancora di trovare in vita qualcuno, in qualche 'sacca d'aria' tra neve, detriti e strutture dell'albergo,ma oggi purtroppo è solo il numero dei decessi che va a a crescere,facendo sprofondare tutti nello sconforto. Il bilancio provvisorio del disastro e' di 11 sopravvissuti, 7 morti, 22 dispersi. Le operazioni di soccorso con decine di uomini sono proseguite anche oggi alacremente nonostante la pioggia e il timore delle valanghe.
Dopo il ritrovamento ieri da parte dei soccorritori della sesta vittima, un uomo ancora da identificare, ed oggi della donna, anche lei senza un nome, si fa sempre più flebile la fiamma di speranza di trovare ancora qualche superstite della tragedia, anche se chi scava, chi sta mettendo a rischio la propria vita per cercare di salvarla a chi è rimasto li sotto, non si arrende. Tra i dispersi, novità emersa ieri, c'è anche un giovane senegalese che lavorava nel resort, della sua presenza avrebbe parlato una coppia che era riuscita a lasciare l'albergo il giorno prima del disastro ed è stata confermata da un'amica. Oggi alcuni dei 4 bambini tirati fuori dall'inferno di neve sono stati dimessi, per altri invece occorrerà insistere nell'assistenza psicologica, perch per loro nulla sarà come prima . Un triste e drammatico destino unisce Edoardo e Samuel, anche se per il secondo c'è ancora la speranza che possa riabbracciare entrambi i genitori. Nei giorni scorsi invece la conferma che Edoardo è rimasto orfano, la mamma Nadia Acconciamessa, 48 anni ed il papà Sebastiano Di Carlo, sono stati riconosciuti tra le vittime della valanga. Lei dipendente della Asl di Pescara, lui titolare di una pizzeria a Loreto Aprutino (Pescara) non ce l'hanno fatta. Nessuna informazione, invece, sui genitori di Samuel Di Michelangelo, il piccolo della famiglia del poliziotto, Domenico, 41 anni, di Chieti, e Marina Serraiocco, che vivono a Osimo (Ancona), risultano ancora tra i dispersi. Edoardo, a Samuele restano in ospedale. Edoardo e' stato informato oggi del decesso della madre e del padre e ha chiesto di restare in ospedale dove si sente protetto"- ha detto il direttore sanitario dell'Ospedale di Pescara, Rossano Di Luzio, nel corso della lettura del bollettino sanitario. Il bambino, quando sara' dimesso , sara' affidato al fratello maggiorenne. Gli psicologi della Asl valuteranno quando potrà lasciare il nosocomio pescarese. Per quanto riguarda Samuel Di Michelangelo, conosce la situazione, ma "penso che Samuel stia aspettando i genitori", ha affermato Di Luzio. Il bambino nelle prossime ore potrebbe lasciare l'ospedale ed essere affidato ai nonni. Al momento i due bambini sono ancora ricoverati in pediatria solo per "una continuita' di protezione psicologica", ha spiegato Di Luzio. Samuel ed Edoardo, infatti, sono in buone condizioni di salute. Hanno lasciato oggi l'ospedale di Pescara Vincenzo Forti e Giorgia Galassi, i due fidanzati di 25 e 22 anni di Giulianova (Teramo) superstiti della tragedia .Le condizioni dei due ragazzi erano apparse buone gia' dall'inizio ed oggi sono stati dimessi. Dall'ospedale di Pescara sono stati dimessi oggi anche la famiglia Parete e Francesca Bronzi. Oltre ai due bambini Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo, resta in ospedale solo Giampaolo Matrone, sottoposto ad intervento chirurgico al braccio destro mercoledi'. "Il paziente - ha detto ancora Di Luzio - presenta esami ematochimici in leggero miglioramento. L'intervento e' consistito in una fasciotomia ed e' durato circa un'ora e un quarto. Nelle prossime 24-48 ore verra' valutato il trasferimento presso l'ortopedia". Di Luzio ha spiegato che "il braccio aveva subito una compressione - e presentava un fenomeno di edema. L'intervento e' consistito in un alleggerimento". Il prossimo bollettino sanitario e' previsto domani alle 16. Domani alle 11 a Farindola saranno celebrati i funerali di Alessandro Giancaterino, il maitre del ristorante dell'hotel, sulla sua su bara, che si trova nella camera ardente allestita nel consiglio comunale di Farindola, c'e' una maglia dell'Inter, la squadra per la quale tifava, a vegliare il corpo del 42enne ci sono parenti ed amici. Giancaterino è stato uno delle prime vittime identificate. Sempre domani, alle 14.30 a Penne, 15 chilometri piu' a valle, le esequie di Gabriele D'Angelo, 31 anni, cameriere dell'albergo Rigopiano e volontario della Croce Rossa. Oggi compie 33 anni Alessandro Riccetti di Terni, anche lui tra i dispersi sotto la valanga che ha travolto l'Hotel Rigopiano dove l'uomo lavorava come receptionist. Di lui, che al momento non è né nella lista delle persone salvate né in quella delle vittime identificate, non si hanno più notizie da mercoledì, quando ha avuto gli ultimi contatti con la madre. L'unica bella notizia di oggi è stato il ritrovamento dei tre cuccioli di pastore abruzzese, figli di Nuvola e Lupo i cani mascotte dell'Hotel, i vigili del fuoco li hanno scovati in buono stato tra le macerie dell'hotel Rigopiano. I genitori si erano salvati dal crollo ed erano scesi più a valle nei giorni scorsi. I soccorritori hanno dovuto abbattere un muro per salvarli. Sono in buone condizioni e saranno presto visitati dal veterinario. Sono stati portati al centro operativo dei soccorsi a Penne. Certo anche il loro ritrovamento aveva lasciato sperare nella possibilità di salvare ancora delle vite umane ma invece è stata trovata un'altra vittima. All'ospedale di Pescara è di vera angoscia lo stato d'animo dei parenti dei dispersi che stanno trascorrendo ore di sconforto , di rabbia e di paura, temono che quei due corpi ritrovati tra ieri e oggi appartengano ai loro cari, non vogliono farsene una ragione. Toccherà al triste riconoscimento delle salme dar loro l'agghiacciante conferma oppure la possibilità di continuare a sperare. Sul fronte delle indagini invece riveste un importante rilievo la mail, acquisita agli atti dalla Procura di Pescara, nella quale alle 15.40 la direzione dell'hotel chiedeva al Comune di Farindola, alla Provincia e alla Prefettura un intervento urgente per riaprire la strada in modo da consentire agli ospiti - terrorizzati dalle scosse di terremoto e dal maltempo e decisi a rimanere all'esterno della struttura - di poter tornare a casa. Ed oggi sarebbe emerso che alle 17,40 circa del 18 gennaio la Prefettura di Pescara avrebbe chiamato il direttore dell'hotel Rigopiano Bruno Di Tommaso per chiedere cosa stesse succedendo lassù, a seguito delle prime telefonate allarmate di Giampiero Parete. Di Tommaso, che si trovava a Pescara, alla funzionaria della Prefettura avrebbe confermato di non avere notizie di valanghe, anche se non aveva sentito di recente gli operatori rimasti a Rigopiano. E' questo, secondo gli inquirenti, che potrebbe aver ingenerato il primo 'equivoco' sulla gravità degli eventi. I successivi tentativi di Quirino Marcella, allertato da Parete, sarebbero così stati definiti come 'bufala', assieme ad altri falsi allarmi valutati nella giornata convulsa del 18. Queste telefonate saranno acquisite a breve dagli inquirenti. In procura a Pescara intanto stamane si è tenuto un vertice tra magistrati e forze dell'ordine per fare il punto sulle indagini e subito dopo la conferenza stampa del procuratore aggiunto di Pescara Cristina Tedeschini. "Tra i filoni di indagine vi sono quelli relativi a circostanze sull'apertura e lo stato di esercizio dell'hotel in quel momento, sulla viabilita' di accesso rispetto a quell'esercizio in quel momento". Ed ha continuato: “ Non ci sono scenari particolarmente diversi da quelli che tutti possono immaginare". "Man mano che gli step dell'inchiesta andranno avanti, delimiteremo i campi dei nostri approfondimenti sugli aspetti che piu' sono di interesse di una procura" "Non e' escluso che - ha detto - nel proseguo dell'indagine si possa spacchettarla dal punto di vista procedimentale". Secondo Tedeschini, "Tutta questa vicenda apre tanti tavoli di valutazione di responsabilita', mio e' solo il tavolo penale". Il prossimo punto stampa sull'inchiesta da parte del procuratore aggiunto Cristina Tedeschini e' previsto mercoledi' alle 15.