Sabato 5 Aprile 2014
RIDOTTO DEL TEATRO COMUNALE ORE 18.00 L’AQUILA
Concerto in ricordo di un avvenimento che ancora lascia il segno nel cuore, quinto anno di commemorazione del sisma e delle vittime che in esso hanno perso la vita. Sabato 5 Aprile 2014 al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila alle ore 18.00.
Per questo programma musicale è richiesto un organico orchestrale imponente e così l’Orchestra Sinfonica Abruzzese si unisce all’Orchestra Regionale delle Marche per dar vita ad una formazione orchestrale di novanta elementi, un progetto che prende il nome di Filarmonica dell’Adriatico. Una sinergia in atto fin dal marzo del 2011 che propone due produzioni l’anno nel centro Italia. Solista ospite è Pavel Berman, noto violinista già presente nelle nostre stagioni, eseguirà il concerto per violino e orchestra in re min. di R. Strauss, compositore tedesco. La seconda parte del programma è affidata alla Sinfonia n.4 di Cajkovskij: a dirigere la formazione orchestrale sarà Manlio Benzi, artista poliedrico e fine ricercatore di opere inedite, direttore d’orchestra dedito anche ad altre espressioni artistiche.
In una lettera alla baronessa Von Meck, sua mecenate, Cajkovskij prova a descrivere il significato della Sinfonia n.4: una narrazione della vita fra gioia e dolore, un viaggio fra speranza, felicità e il fato in inesorabile agguato per impedire alla pace di esprimere se stessa. E’ il viaggio della vita, fra gioia e dolore, cercando rifugio nel sogno, passando attraverso la malinconica solitudine della sera, invita a cercare la gioia negli altri che ne sanno godere e trovare. L’introduzione è affidata a una fanfara di fiati in cui si presenta immediatamente il tema del Fato esposto tragicamente (quasi uno squillo di trombe del giudizio). Il tema esposto inizialmente da corni e fagotti si estende poi a tutti i fiati fino a spegnersi sull’indugiare di clarinetti e fagotti.
Per ogni concerto di commemorazione il direttore artistico, Ettore Pellegrino, ha individuato composizioni che potessero avere un significato legato al concetto di Fato o di rinascita proprio per narrare in musica il sentimento di una terra fin troppo martoriata. La presenza dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con una giornata dedicata all’anniversario è per ferma convinzione da parte dell’Ente un dovere morale, partecipare attivamente al ricordo aiuta a mantenere vivo il ricordo, per questo motivo lo stesso concerto sarà eseguito anche in altri teatri del centro Italia.
ORCHESTRA FILARMONICA DELL’ADRIATICO
L’Orchestra Filarmonica dell’Adriatico è nata dalla collaborazione fra due Istituzioni Concertistiche Orchestrali italiane: la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche (FORM) e l’Istituzione Sinfonica Abruzzese (ISA). Essa ha ricevuto nell’ottobre del 2011 il suggello strategico delle regioni Marche e Abruzzo con una convenzione sottoscritta dagli assessori regionali alla cultura Pietro Marcolini (Marche) e Luigi De Fanis (Abruzzo) nell’ampio contesto del progetto di creazione della Macroregione adriatico-ionica.
Giunta con questo concerto dedicato a Richard Strauss (nel 150° anniversario della nascita) e a Čajkovskij alla sua quarta esperienza artistica, l’Orchestra Filarmonica dell’Adriatico ha debuttato nel marzo del 2011 sotto la guida di Donato Renzetti con l’esecuzione, al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, all’Auditorium “Gen. S. Florio” de L’Aquila e al Teatro Gentile di Fabriano, della Sinfonia n. 10 di Mahler seguita dal Romeo e Giulietta di Prokof’ev e dal Bolero di Ravel. Nel novembre 2012 ha avuto luogo un secondo concerto diretto da Giampaolo Maria Bisanti con la partecipazione del violinista Ilya Grubert nel quale sono state proposte, presso le sedi di Ascoli Piceno, L’Aquila e Ancona (Teatro delle Muse), La mer di Debussy, Poème op. 25 di Chausson e la Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Dvořák. L’attività dell’Orchestra è poi proseguita nell’aprile del 2013 con l’esecuzione, diretta da Marcello Bufalini, del Requiem verdiano all’Auditorium “Gen. S. Florio” de L’Aquila, al Teatro Vespasiano di Rieti e al Teatro dell’Aquila di Fermo.