“L’annunciato ripristino del senso unico di marcia in corso Vittorio Emanuele, ad appena tre mesi dal ritorno del doppio senso, è il chiaro esempio della schizofrenia politica e amministrativa di una maggioranza di sinistra che non ha alcun tipo di programmazione sul futuro di Pescara e del suo traffico.
Una maggioranza priva di una guida, di un’idea di sviluppo e di una visione complessiva del territorio. Sicuramente apprezziamo il coraggio di fare marcia indietro dell’assessore Diodati che deve evidentemente aver preso atto del disastro che ha significato la riapertura al traffico di corso Vittorio Emanuele, un coraggio che rappresenta un primo passo, ma non è sufficiente perché quel corso deve tornare a essere pedonale con la riapertura di una controstrada a breve distanza, dunque comunque funzionale all’ingresso nella città. Esprimiamo, però, forti dubbi circa l’effettivo potere dell’assessore Diodati di riuscire a realizzare il proprio progetto, condiviso con l’ex assessore Civitarese e che proprio per le sue idee è stato messo alla porta dal sindaco Alessandrini”. È il commento dell’avvocato Berardino Fiorilli, Coordinatore di ‘Azione Politica Pescara’, alla notizia del ritorno del senso unico di marcia in corso Vittorio Emanuele.
“Era il 28 marzo 2018, appena tre mesi fa, quando la giunta Alessandrini ha festeggiato in pompa magna il ripristino del doppio senso di marcia su corso Vittorio – ha ricordato l’avvocato Fiorilli -, una rivincita sul centrodestra che aveva sognato e realizzato una straordinaria pedonalizzazione dell’asse viario, l’unica strada percorribile per la sua riqualificazione commerciale, costruendo fontane, giochi di luce, una pavimentazione ad hoc, studiata per ospitare la futura filovia e il traffico minimo dei residenti e dei mezzi di soccorso. E per il traffico ordinario erano state pensate e aperte tre strade alternative, tra cui l’asse che attraversava le aree di risulta. Ma per il Pd misure del genere, eccessivamente ‘ambientaliste’, erano e sono incomprensibili e quindi ha lavorato per quattro anni e mezzo per riportare le auto in pieno centro e lo ha fatto, tra il plauso di tre soli commercianti. Oggi però ecco che arriva la marcia indietro: se Pescara vuole crescere occorre ridurre il volume delle auto in transito su corso Vittorio ed ecco che l’assessore delegato Diodati, appena rientrato in giunta, è pronto intanto a ripristinare il senso unico, cancellando il doppio senso di circolazione. Gesto apprezzabile, ma che in realtà è la fotografia di una giunta comunale che non sa che pesci prendere e che continua a fare sperimentazioni sul traffico pagate dai cittadini. Oggi metto un senso unico, domani il doppio senso, poi magari chiudo e poi ricomincio, e tutto questo ha un costo per l’adeguamento della segnaletica, per la progettazione e per informare i cittadini che in quattro anni e mezzo di giunta Alessandrini ne hanno veramente viste di tutti i colori. Tutto questo non funziona e, soprattutto, non è più tollerabile: apprezziamo le idee del ‘coraggioso’ assessore Diodati, a quanto pare oggi più vicino al programma di governo del centrodestra che del suo centrosinistra, ma a questo punto gli chiediamo misure reali. Prendesse atto che il centrodestra aveva ragione: per corso Vittorio Emanuele occorre la pedonalizzazione, specie se supponiamo il passaggio dei nuovi mezzi di trasporto pubblico a zero impatto ambientale, che sia il filobus o, nell’attesa, di mezzi elettrici che, a quanto pare, cominceranno finalmente a percorrere anche la strada parco, altra idea del centrodestra che l’assessore vorrebbe realizzare. Ovviamente – ha proseguito Fiorilli – ripedonalizzato corso Vittorio Emanuele, andrà ripristinata anche la controstrada a pochi passi, utile per favorire comunque chi vuole frequentare quel corso. Francamente non sappiamo dire se l’assessore Diodati riuscirà nel proprio progetto, temiamo piuttosto una levata di scudi collettiva del Pd che mai ammetterà di aver sbagliato per quattro anni e mezzo il governo di Pescara e del suo traffico, una vera sommossa che rispecchierà il clima rovente che si respira all’interno di una maggioranza politica di sinistra assolutamente posticcia. E temiamo che anche il nome dell’assessore Diodati sia destinato a finire negli archivi di una giunta già dimenticata”.