Attraverso Campo Pericoli e la Val Maone è arrivato sano e salvo, l’escursionista venticinquenne di Montesilvano, disperso da ieri pomeriggio
Attraverso Campo Pericoli e la Val Maone è arrivato sano e salvo, l’escursionista venticinquenne di Montesilvano, disperso da ieri pomeriggio a mezzogiorno e che, partito dal versante aquilano del Gran Sasso e dal quale sarebbe dovuto ritornare a Campo Imperatore, è invece sceso su quello teramano, arrivando a piedi fino a Pietracamela. L’allarme è stato inoltrato dal compagno d’escursione, che non vedendolo tornare ha deciso di allertare i soccorsi.
Partiti sabato da Campo Imperatore alla volta di Corno Grande, la vetta del Gran Sasso, dopo aver trascorso la notte in tenda sulla Direttissima, i due escursionisti domenica mattina hanno tentato la discesa a valle, ma disorientati a causa del maltempo, hanno perso il sentiero. Uno dei due, credendo di aver perduto il portafogli, è anche tornato indietro, convinto di recuperare il compagno al ritorno. Nel luogo prefissato però non ha trovato nessuno, l’amico si era spostato, forse convinto di poter discendere da solo.
Inizialmente non sono mancati i contatti telefonici, ma l’improvvisa assenza di campo ha convinto uno dei due, ormai arrivato a Campo Imperatore già da qualche ora ad allertare i soccorsi.
Oltre alle numerose squadre del Cnsas Abruzzo, che hanno battuto a piedi la Valle dell’Inferno, Campo Pericoli, Pizzo Cefalone, Sella dei Grilli e la Val maone, nelle operazioni di ricerca è stato coinvolto anche l’elicottero del 118, alzatosi in volo più di una volta nel tentativo di avvistare il ragazzo.
Sul luogo, presente anche il personale della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco.