Nel pomeriggio di oggi, si è svolta un’importante attività nell’ambito del contrasto alla commissione di illeciti nel settore ambientale ed, in particolare, nello smaltimento illecito di rifiuti.
Infatti, il Nucleo Operativo di intervento in Porto (N.O.I.P) dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, dietro la direzione del Comandante Sandro Pezzuto, è riuscito a bloccare un potenziale sito di illecito smaltimento di rifiuti all’ interno dell’ area portuale e, precisamente, sul lato più esterno del Molo Nord nei pressi dei massi di protezione del Porto. Qui è stato rinvenuto un blocco di polistirolo dalle dimensioni di mt. 2,00 X mt. 1,50 in stato di parziale degrado e sgretolamento, tale da formare, nel raggio di mt.5 intorno, una densa coltre di frammenti e pezzi di varia grandezza che, staccandosi rischiavano di essere risucchiati in mare.
Prontamente recuperato grazie all’intervento di personale dell’Ente Porto, il materiale è stato avviato al previsto smaltimento a cura della ditta incaricata, mentre nel contempo sono in corso le indagini per scoprirne la provenienza.
Nonostante la sensibilizzazione ripetuta in questi mesi, tale malvezzo di palese inciviltà non rappresenta che l’ultimo di una serie di comportamenti messi in atto con perseverante assiduità sia da parte di operatori portuali (diportisti e pescatori) sia di semplici utenti e visitatori, che continua nonostante le numerose sanzioni inflitte agli autori e che inevitabilmente, porta ad un maggior impiego di spesa allorché, non potendo accertare la provenienza del rifiuto, si richieda l’impiego della ditta incaricata alla rimozione ed allo smaltimento.
I controlli dei militari si sono estesi anche alla verifica del rispetto della normativa nazionale-comunitaria in materia di pesca, ed, a tal proposito, sempre stamane, è stata rinvenuta una catenaria posta nei pressi dell’imboccatura del porto, segnalata con alcuni galleggianti, sul cui fondo erano stati scaltramente ancorati alcuni sacchi di vongole il cui peso complessivo si aggirava intorno ai Kg. 150. In questo caso, grazie all’intervento della Motovedetta CP884, si è potuto recuperare e rigettare in mare il relativo quantitativo che, verosimilmente, pescato in eccesso rispetto al consentito, era stato lì posizionato da qualche motopesca vongolara in attesa poi di recuperarlo nottetempo. Quest’ultima rappresenta una pratica nuova ma relativamente diffusa tra i pescatori, finalizzata ovviamente a bypassare impunemente i controlli che la Guardia Costiera di Giulianova mette in atto, ma che spesso viene scoperta, a volte grazie alle segnalazioni di cittadini privati. Anche in questo caso, sono in corso le indagini per scoprire l’autore della pesca illecita.