Una complessa operazione in materia di contrasto della criminalità economica effettuata congiuntamente dalla Compagnia di Vasto e dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo pt de L’Aquila, ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 7 soggetti nonché al sequestro di relativi beni immobili per un valore superiore ai 2.000.000 di euro.
L'indagine iniziata nell’anno 2013, coordinata dall’allora Procuratore Capo della Repubblica di Vasto, Dott. Francesco Prete, ha consentito di accertare un rilevante patrimonio frutto di proventi illeciti.
L’attività svolta dai militari operanti,nell’ambito delle proprie peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria, tramite un approfondito screening sul patrimonio di numerosi soggetti residenti nel territorio del Vasto (CH), ha consentito di individuare alcuni soggetti, caratterizzati da forti vincoli di affiliazione grazie anche allo stretto vincolo parentale, dediti in via continuativa e stabile alla commissione di reati in settori quali lo spaccio di sostanze stupefacenti, l’usura e le estorsioni.
La predetta attività, espletata anche attraverso l’analisi di tutte le movimentazioni bancarie effettuate sui conti correnti intestati ai soggetti interessati, con preventivo concorde riscontro da parte dell’Autorità Giudiziaria locale, mediante l’apporto investigativo del G.I.C.O., veniva compendiata ed ulteriormente analizzata anche attraverso interrogazioni alle banche dati in uso al Corpo al fine di pervenire ad una esaustiva, fattuale ricostruzione patrimoniale dei soggetti di interesse.
Tale attività ha consentito di “mappare” gli assetti familiari dei soggetti ritenuti pericolosi, nonché di accertare il patrimonio riconducibile ai rispettivi nuclei familiari, con il risultato ultimo di far emergere l’esistenza di significative sproporzioni reddituali/patrimoniali, idonee a dimostrare la provenienza “non lecita” delle fonti di sostentamento.
L’Autorità Giudiziaria competente, a seguito di una circostanziata proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, ex art. 20 D.lgs. nr. 159/2011, a carico di nr. 7 persone fisiche, emetteva apposito decreto di sequestro di beni nei confronti degli indiziati.
L’attività delegata portava al sequestro di due terreni e tre fabbricati, tra cui una villa nella periferia vastese, per un valore di mercato superiore ai 2 milioni di euro.
L'attività delle Fiamme Gialle si inquadra nel più ampio dispositivo di controllo, in linea con le direttive impartite a livello centrale, ove si persegue l’obiettivo di reprimere il riutilizzo di proventi derivanti da attività illecite al fine di una migliore efficacia delle politiche di sviluppo sociale e di sostegno in una ottica di equità sociale.