La Honda intende effettuare un forte rilancio della produzione della componentistica sul territorio, per evitare intoppi.
Nuovi modelli di moto alla Honda di Atessa che oggi ha annunciato ai sindacati, dopo molte polemiche, di voler anche adottare contromisure sui ritardi di oltre due mesi dell'arrivo di forniture provenienti dai paesi asiatici. La Honda intende effettuare un forte rilancio della produzione della componentistica sul territorio, per evitare intoppi. La direzione aziendale ha inoltre confermato l'arrivo di due nuovi motocicli nel marzo 2015 per i quali la regione Abruzzo ha stanziato 1,14 milioni di euro e altri due modelli per l'inizio del 2016, oltre a tutti gli altri investimenti e impegni occupazionali e produttivi assunti nel tavolo negoziale sottoscritto un anno fa al Ministero dello Sviluppo Economico. Dallo scorso maggio la Honda patisce il mancato arrivo della componentistica per l'avaria di una nave portacontainer rimasta bloccata dall'inizio di maggio scorso nel canale di Suez. Ora la nave ha ripreso la rotta e si trova a Cipro. Il mancato arrivo della componentistica ha portato la Honda a dover interrompere in alcune occasioni la produzione. Attualmente lo stabilimento di Atessa è in grado di lavorare fino al 18 luglio, in piena stagione produttiva, diversamente, se i componenti non arriveranno, si potrebbero prevedere altri stop produttivi. "Per evitare gravi contraccolpi produttivi e occupazionali - dice Nicola Manzi, segretario provinciale Uilm di Chieti- Pescara - la produzione di componenti per le moto deve tornare qui, in Val di Sangro".