Antonino Zichichi della Federazione Mondiale degli Scienziati: “L’Hiroshima culturale potrebbe portarci a ripetere l’errore fatto con le due invenzioni mai capite dall’alba della civiltà a Galilei”. Chi sono i nemici della Scienza?
Trent’anni di ricerca nel silenzio cosmico della Montagna degli Appennini, all’ombra (dai raggi cosmici) della Luna e illuminati dal Sole neutrinico di mezzanotte. Mancato evento deontologico nella formazione permanente dei giornalisti. Correva l’anno 1987 quando, da una felice intuizione del Professor Antonino Zichichi, il “re sotto la Montagna”, non per magia ma per iniziativa politica italiana, la scienza pubblica vince e inaugura la più grande sfida tecnologica e filosofica di sempre: l’Astrofisica da caverna, osservare tutto l’Universo! Da quei primi passi, un balzo notevole per l’Homo Sapiens Sapiens a dispetto dei “debunker” da sempre all’opera per far chiudere “il rifugio antiatomico del Governo” (sic!), ne sono piovuti di neutrini sulla Terra. Nelle tre grandi cattedrali il Professor Zichichi dichiara: “Il futuro dei Laboratori risiede anche nel loro costante impegno per una scienza sempre più aperta, accessibile e senza frontiere, così come viene sostenuta dal The New Manhattan Project (progetto della comunità scientifica di Erice per affrontare le Emergenze Planetarie). Perché la scienza è in grado di rappresentare un terreno di dialogo tra i popoli e uno strumento per la pace nel mondo: questo è un messaggio importante che il Manifesto di Erice da sempre promuove e diffonde, e so che il Presidente Mattarella è un grande sostenitore di questi valori della scienza”. In memoria di Adalberto Giazotto. Situati a circa 120 km da Roma e a 42 km da Teramo (città priva di una Facoltà scientifica di Fisica) in Abruzzo, all’interno del tunnel autostradale A24 che collega le città di L’Aquila e Teramo attraversando per 10 km il massiccio del Gran Sasso, i Lngs sono dotati di tre grandi sale sperimentali, ognuna delle quali misura circa 100 metri di lunghezza, 20 metri di larghezza e 18 metri di altezza, e di gallerie di servizio, per un volume totale di circa 180mila metri cubi. Durante la visita il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella osserva: “La Scienza e la Cultura costituiscono una realtà indivisibile”. La straordinaria intuizione di Zichichi è il frutto dell’alleanza tra la scienza e la politica grazie alla Federazione Mondiale degli Scienziati, perchè “put together Teller and Velikhov was a fact that none of us had ever believed”, come disse Paul Dirac nel 1982. Il nome di Borexino è noto in tutto il mondo grazie anche al disinteressato impegno di infaticabili giornalisti scientifici che sul territorio abruzzese proseguono nel loro lavoro senza riconoscimenti, lodi, recensioni, indicizzazioni e bollicine. Grazie ai suoi risultati Borexino ha avuto e ha tuttora grande risonanza e i suoi risultati continuano a essere riportati in tutte le maggiori conferenze internazionali. È grazie a Borexino se sappiamo che la “nostra” stella di classe spettrale G2 gode di ottima salute: Borexino è riuscito a misurare in tempo reale l’energia del Sole di mezzanotte, scoprendo che l’energia rilasciata oggi al centro dell’astro è in perfetta corrispondenza con quella prodotta 100mila anni fa. I neutrini potrebbero essere particelle davvero speciali. Se, come ipotizzato negli Anni ‘30 del secolo scorso dal geniale fisico italiano Ettore Majorana, neutrini e antineutrini fossero due manifestazioni della stessa particella, come le due facce di una stessa moneta, la transizione tra Materia e Antimateria risulterebbe possibile come in Star Trek! Capite bene le conseguenze: annichilazione, trasformazione di massa in pura energia al 100% di efficienza, semplicemente unendo eguali masse di materia e antimateria. Al Gran Sasso la “fuga dei cervelli” sembra aver invertito il suo corso naturale grazie al GSSI. In Italia cosa rara di questi tempi. L’intrapresa scientifica e tecnologica ha bisogno della costante “relazione” tra la libera opinione pubblica correttamente informata, il mondo delle istituzioni democratiche, la comunità scientifica internazionale e l’industria. Un “feeling” che i nostri padri costituenti cristallizzarono nella Carta Fondamentale degli Italiani, sempre sotto assedio, quando si afferma che la “scienza è libera” come l’insegnamento (Art. 33) e “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” (Art. 9). Gli interventi degli scienziati Zichichi, Ragazzi, Pallavicini, Masiero. È stata davvero una giornata speciale, quella di Lunedì 15 Gennaio dell’Anno del Signore 2018, per i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Siete affascinati dal mondo della scienza? Vi lasciate incuriosire dal mondo della ricerca? Vorreste diventare scienziati? Il concorso Anch’io Scienziato è ciò che fa per voi, piccoli e grandi! I Laboratori Nazionali del Gran Sasso, in collaborazione con l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica, bandiscono per l’anno scolastico 2017-2018 l’evento Anch’io Scienziato riservato agli studenti degli istituti di ogni ordine e grado d’Abruzzo, perché “il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza”, insegna Stephen Hawking. Si festeggia anche il trentennale della più famosa serie televisiva americana di fantascienza, Star Trek Next Generation, che nel 1987 cominciò a parlare al grande pubblico di neutrini per bocca di Data. I Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn rappresentano un’infrastruttura internazionale leader a livello globale nella ricerca in Fisica fondamentale, una preziosa risorsa per il territorio e il Paese, un centro di produzione di scienza e di conoscenza unico al mondo, con una storia di eccellenza, nella tradizione della Fisica italiana. E tutto questo nonostante la forte emorragia di scienziati italiani che dagli Anni Trenta del XX Secolo, a causa del fascismo, delle “leggi razziali” e della guerra che non risparmiarono il brillante Ettore Majorana, lascia l’Italia per guadagnare altre nazioni come gli Usa. Una politica incredibilmente razzista perché incostituzionale, degna di qualsiasi regime fascista, prodotta ai danni dell’Italia democratica! E mai interrotta. L’Infn intende invertire la marcia per richiamare i cervelli in fuga. E i Lngs sono in prima linea nella ricerca pubblica e nell’impulso all’industria privata territoriale abruzzese che oggi piange lacrime amare con centinaia di ricercatori e tecnici disoccupati, in cassa integrazione e con famiglie a carico, pronti a lasciare l’Italia per sempre, a causa delle politiche di impoverimento imposte dal regime europeo scelto dal Governo italiano con i trattati internazionali. Uno “spettacolo” indecoroso! Una situazione impossibile. Ingiustificabile. Insostenibile. La Guerra Fredda è stata vinta dalla Scienza! È in questo contesto che la Federazione Mondiale degli Scienziati dovrebbe far sentire la propria voce! Un mondo unipolare è oggi quanto di più pericoloso si possa concepire. La infinita molteplicità delle fonti è la garanzia della verità di una notizia.Se vuoi essere protagonista della società della conoscenza, se vuoi fare “grande scienza”, devi lasciare il Paese natìo ed emigrare. Verità fondamentale in Italia. Era vero a metà dei magnifici Anni ’60 ed è purtroppo vero nell’Anno del Signore 2018, in piena era Ue, salvo eccezioni che, per quanto talvolta molto significative, restano tali. Che lo giudichi o meno “vero” il regime Ue imperante. Il Mezzogiorno d’Italia, tanto più quello profondo, è fuori dalla società della conoscenza. Sempre più fuori, nonostante tutto.In questo periodo la scienza italiana ha raggiunto vette altissime in fisica (il Gran Sasso ne è esempio) e non solo in fisica. Ma il Paese non se n’è accorto, l’industria non ha risposto (altrimenti saremmo già su Alfa Centauri!) consegnando se stesso a una lunga stagione, che ormai dura da trent’anni, di declino, prima relativo e ora assoluto. La storia di Stanislav Petrov, Patriota della Russia e della Terra, e di due donne scienziato, Lucia Votano e Marica Branchesi. Le priorità della ricerca europea nel campo della fisica delle astroparticelle per il prossimo decennio sono incentrate sulle ricerche nel campo della Materia Oscura, neutrini, raggi cosmici, raggi gamma e onde gravitazionali, con grande attenzione ad alcuni aspetti organizzativi e sociali come le collaborazioni internazionali, l’equilibrio di genere, l’apertura al pubblico e i rapporti con l’industria.È quanto prevede la nuova “strategia europea 2017-2026” sulla fisica delle astroparticelle, presentata il 9 Gennaio 2018 a Bruxelles e predisposta da ApPEC, il consorzio europeo sulla fisica delle astroparticelle che ha come Presidente Antonio Masiero. La Scienza aiuta la Democrazia e la Libertà insidiate dalle asfittiche oligarchie palaziali. Se la Commissione Ue e l’Euro Parlamento avviano in questi giorni specifiche iniziative per contrastare le “bufale”, le notizie false, le informazioni imprecise oppure esplicitamente orientate a creare un effetto politico, sociale, culturale o economico, chi decide che cos’è la “verità” di una notizia e la “attendibilità” (credibilità) di una fonte, di uno scienziato, di un laboratorio?Il futuro dei Lngs è letteralmente Star Trek! L’Universo misura da 10 alla meno 33 a 10 alla più 28 centimetri. Tra i grandi numeri anche il Condensato di Higgs-Einstein, circa 10 alla 62 in percentuale, l’Energia del Tutto, molti ordini di grandezza superiore a quella che si osserva nell’Universo che pesa 10 alla 80 kg ma è per il 98% “vuoto”. Tra l’Energia di Planck e l’Energia Gut, esiste un gap gravitazionale che potrà essere svelato unificando tutti gli esperimenti del Gran Sasso.È necessario sviluppare nuove tecnologie per il trasferimento industriale alla società delle innovazioni frutto della ricerca di base.Per aspera ad astra.
(di Nicola Facciolini)
“Lo studio e la ricerca della verità e della bellezza rappresentano una sfera di attività in cui è permesso rimanere bambini tutta la vita” (Albert Einstein). “C’è un’Intelligenza ad un livello superiore, oltre all’esistenza dell’Universo stesso” (Carlo Rubbia). “Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza” (Stephen Hawking). “Senza memoria non potrebbero esistere né la scienza né la civiltà” (Enrico Fermi). “L’Hiroshima culturale potrebbe portarci a ripetere l’errore fatto con le due invenzioni mai capite dall’alba della civiltà a Galilei. Le scoperte scientifiche sono la prova che non siamo figli del caos, ma di una logica rigorosa. Se c’è una Logica ci deve essere un Autore. Se un pezzo di pane o un bicchiere d’acqua non si trasformano in energia, producendo disastri peggio di cento Hiroshima, lo dobbiamo alle cariche dette di “sapore subnucleare”. Se Colui che ha fatto il mondo si fosse distratto dimenticando di crearle, non potremmo essere qui a discuterne” (Antonino Zichichi). “Put together Teller and Velikhov was a fact that none of us had ever believed” (Paul Dirac). È stata davvero una giornata speciale, quella di Lunedì 15 Gennaio dell’Anno del Signore 2018, per gli scienziati, i ricercatori, i tecnici, i cultori dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Correva l’anno 1987 quando, da una felice intuizione del Professor Antonino Zichichi, il “re sotto la Montagna” degli Appennini, non per magia ma per libera iniziativa della politica italiana, la scienza pubblica vince e inaugura la più grande sfida tecnologica e filosofica di sempre: l’Astrofisica da caverna, osservare tutto l’Universo nel silenzio cosmico, all’ombra (dai raggi cosmici) della Luna e illuminati dal Sole neutrinico di mezzanotte! Da quei primi passi, un balzo notevole per l’Homo Sapiens Sapiens a dispetto dei “debunker” da sempre all’opera per far chiudere “il rifugio antiatomico del Governo” (sic!), ne sono piovuti di neutrini e raggi cosmici sull’Italia. Gli scienziati dell’Infn e della collaborazione internazionale che lavorano al Gran Sasso (gli interventi del Direttore Ragazzi, del Presidente della Commissione Scientifica dell’Infn per la fisica astroparticellare Marco Pallavicini, del professor Zichichi e del vicepresidente dell’Infn Antonio Masiero, coordinati da Speranza Falciano, membro della Giunta Esecutiva dell’Infn, rivelano dettagli sorprendenti sugli esperimenti in corso e in fieri) umilmente comprendono che siamo ancora all’alba della Nuova Fisica. Che un giorno consentirà, senza più segreti, liberamente, di unificare in santa pace tutte le Forze Fondamentali della Natura per “liberare” la Grande Energia e consentire all’umanità di esplorare direttamente ogni stella e sistema solare del Cosmo. Sì, perché di Big Band ne esistono tre! Tutti di estrema energia non infinita. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, si è recato in visita nelle sale sperimentali all’interno del massiccio del Gran Sasso, Lunedì 15 Gennaio dell’Anno del Signore 2018, per incontrare la comunità dell’Infn riunita nelle celebrazioni ufficiali del trentennale delle attività scientifiche dei Lngs, e apprendere dalla viva voce dei ricercatori le tecnologie usate negli esperimenti del Gran Sasso per svelare i segreti dell’Universo. Mancato evento deontologico nella formazione permanente dei giornalisti. “Non posso fare a meno di esprimere il mio ringraziamento all’Istituto di Fisica nucleare e ai Laboratori del Gran Sasso – dichiara il Presidente Mattarella nella Sala Fermi dei Laboratori esterni di Assergi (L’Aquila) – rivolgo un saluto e un ringraziamento anche al Presidente della Regione, al Sindaco di L’Aquila e al Professor Zichichi per l’accoglienza in questo splendido e importante tratto dell’Italia che è l’Abruzzo e questa provincia. Ringrazio particolarmente il Professor Ferroni e il Professor Ragazzi per avermi accolto e avermi mostrato le tre grandi cattedrali - come le chiama il Professor Zichichi - che sono il centro dei laboratori. È da tempo che desideravo visitare i Laboratori del Gran Sasso perché questo è un punto di eccellenza tra i più alti del nostro Paese e costituisce un motivo di prestigio e di orgoglio per l’Italia, attestato dal carattere internazionale dei Laboratori, non soltanto testimoniati dalla presenza di tanti ricercatori e studiosi di ogni parte del mondo, ma anche per la continua interazione, il continuo confronto e lo scambio di esperienze e di conoscenze con tanti altri luoghi di ricerca del mondo. Vi sono altri motivi di riconoscenza che desidero sottolineare. L’Istituto nazionale e i Laboratori svolgono un ruolo di selezione importante di tanti ricercatori di alta qualità nel nostro Paese; formano tanti giovani studiosi e questa è una ricchezza che consente al nostro Paese di guardare al futuro non soltanto senza essere escluso ma partecipando alle frontiere dell’innovazione, della conoscenza e dell’applicazione delle ricerche. Non è un caso infatti la collaborazione che si svolge costantemente tra Istituto, Laboratori e tante aziende di alta tecnologia. Sono tutte ragioni che sottolineano quanto sia importante questa realtà e l’intera attività dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per il nostro Paese. La Scienza e la Cultura costituiscono una realtà indivisibile. Ma questo versante della scienza che ho toccato con mano questa mattina, per una persona come me di studi umanistici ha particolare fascino perché ci si ritrova sulla frontiera della conoscenza del mondo e della sua storia, dell’Universo e della sua storia. I passi avanti che si fanno, attraverso tentativi ripetuti che realizza la ricerca, costituiscono un arricchimento per tutta l’Umanità, ed è un elemento di orgoglio e di prestigio per l’Italia e per tutti gli Italiani. Grazie per quanto fate, grazie alla Regione, alla Provincia e al Comune che ospitano questo Laboratorio; grazie all’Istituto e al Laboratorio del Gran Sasso e un grande augurio a tutti coloro che vi operano”. La straordinaria intuizione di Zichichi è il frutto dell’alleanza tra scienza e politica. In Italia cosa rara di questi tempi. Ma qui al Gran Sasso la “fuga dei cervelli” sembra aver invertito il suo corso naturale grazie al GSSI, l’Alta Scuola dell’Infn con le sue radici profonde che non gelano ben salde nella montagna abruzzese. L’intrapresa scientifica e tecnologica ha bisogno della costante “relazione” tra la libera opinione pubblica correttamente, comprensibilmente e costantemente informata su tutto, il mondo delle istituzioni democratiche, la politica, la comunità scientifica internazionale e l’industria. Un “feeling” che i nostri padri costituenti ben seppero riconoscere nella Carta Fondamentale degli Italiani, nonostante il costante assedio dei tentativi di “usurpazione” incostituzionale spacciati per “revisione”, quando si afferma che la “scienza è libera” come l’insegnamento (Art. 33) e “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” (Art. 9). “Trent’anni dopo la nascita di questo straordinario Laboratorio che ha fatto avanzare la scienza e la tecnologia attraverso lo studio di processi fondamentali per la comprensione dell’Universo e grazie alla realizzazione di esperimenti d’avanguardia a livello mondiale – osserva Fernando Ferroni, il Presidente dell’Infn – siamo grati al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto festeggiare con noi questa storia italiana di eccellenza. Dall’idea del Professor Zichichi agli esperimenti oggi in corso, i Laboratori del Gran Sasso dell’Infn si sono affermati come il più importante laboratorio sotterraneo per la Fisica e come l’infrastruttura di ricerca italiana con la maggior capacità di attrarre ricercatori da tutto il mondo. Guardiamo con fiducia al futuro e continuiamo a lavorare con determinazione, serietà e passione per mantenere il prestigio di questo nostro Laboratorio e la sua leadership internazionale. L’Infn è federale dagli Appennini alle Ande, non è l’ente dei cervelli in fuga, nel ricordo del prof. Adalberto Giazotto, il fisico gravitazionale di Virgo prematuramente scomparso”. Il Presidente Mattarella è accolto alla Sala “C” dei Laboratori sotterranei dal Presidente Ferroni, dal Direttore dei Lngs Stefano Ragazzi, dal Sindaco di L’Aquila Pierluigi Biondi, dal Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e dal Presidente della Provincia di L’Aquila Angelo Caruso. Quindi è accompagnato nella visita delle tre grandi sale sperimentali anche da una delegazione della Giunta Esecutiva dell’Infn e dal professor Antonino Zichichi. In particolare, il Presidente della Repubblica visita gli esperimenti Borexino, Gerda, Cuore e Xenon1T, le cui attività di ricerca, che riguardano la Fisica del neutrino nel caso dei primi tre, e la ricerca diretta di Materia Oscura con Xenon1T, sono state illustrate dai coordinatori delle collaborazioni internazionali impegnate negli esperimenti. “Sono grato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per essersi voluto unire a noi nella celebrazione del trentennale dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso – rivela Stefano Ragazzi – la partecipazione del Presidente della Repubblica è un riconoscimento importantissimo per tutti gli artefici del successo dei Laboratori, nati da un’intuizione visionaria del Professor Antonino Zichichi. L’eccellenza mondiale che possiamo vantare è stata costruita con costanza negli anni grazie alla ferma volontà della dirigenza dell’Infn, alla dedizione di tutto il personale, che non è mai venuta meno, anche nelle circostanze più difficili e gravose, ai ricercatori di tutto il mondo che hanno scelto i nostri Laboratori come luogo per le loro ricerche di avanguardia, e alla Regione Abruzzo che ha saputo accoglierci”. La mattinata è quindi proseguita con gli interventi del Direttore Ragazzi, del Presidente della Commissione Scientifica dell’Infn per la fisica astroparticellare Marco Pallavicini, del Professor Zichichi e del Vicepresidente dell’Infn Antonio Masiero, coordinati da Speranza Falciano, membro della Giunta Esecutiva dell’Infn. Le priorità della ricerca europea nel campo della fisica delle astroparticelle per il prossimo decennio sono incentrate sulle ricerche nel campo della Materia Oscura, neutrini, raggi cosmici, raggi gamma e onde gravitazionali, con grande attenzione ad alcuni aspetti organizzativi e sociali come le collaborazioni internazionali, l’equilibrio di genere, l’apertura al pubblico e i rapporti con l’industria. È quanto prevede la nuova “strategia europea 2017-2026” sulla fisica delle astroparticelle, presentata il 9 Gennaio 2018 a Bruxelles e predisposta da ApPEC, il consorzio europeo sulla fisica delle astroparticelle che ha come Presidente Antonio Masiero, professore all’Università di Padova e vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che al Lngs ha illustrato l’iniziativa in occasione del trentennale del Laboratorio Infn. Nata dall’unione tra l’astronomia e la fisica delle particelle elementari, la fisica delle astroparticelle è un settore di ricerca relativamente recente e in rapida crescita, che in poco tempo ha permesso di raggiungere successi importanti come la scoperta delle onde gravitazionali, che ha ottenuto il premio Nobel per la Fisica 2017, e la rivelazione di onde gravitazionali prodotte dalla collisione tra stelle di neutroni, che ha aperto la nuova era della cosiddetta “astronomia multimessaggero” che consente di estendere il nostro modo di vedere e ascoltare l’Universo utilizzando differenti strumenti di osservazione. La nuova “roadmap” europea, insieme alla Russia, si basa su 21 Raccomandazioni che permetteranno all’Europa di sfruttare appieno le sue potenzialità per compiere potenziali importanti scoperte in questo settore. Nel Piano l’ApPEC sottolinea l’importanza di appoggiare i progetti di ricerca già approvati dal consorzio e dalla comunità, come KM3NeT, per la costruzione nel Mar Mediterraneo di una rete di rivelatori per neutrini distribuita nelle acque di Italia, Francia e Grecia; il Cherenkov Telescope Array, il più grande e potente osservatorio al mondo per raggi gamma; i futuri interferometri gravitazionali Einstein Telescope (ET), nonché l’aggiornamento delle infrastrutture di ricerca dedicate alla fisica delle astroparticelle, come i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn. “Questo è un momento eccitante per la fisica delle astroparticelle – rivela al Gran Sasso National Laboratory il prof. Antonio Masiero – mai prima d’ora la nostra comprensione dei fondamenti dell’Universo è stata così grande eppure, allo stesso tempo, non abbiamo mai dovuto affrontare così tante domande non risolte, come la natura della Materia Oscura che insieme all’Energia Oscura costituisce un enorme 95% del nostro Universo, o qual è il meccanismo che dà massa ai neutrini, o perché la materia (e quindi noi stessi) esista. Trovare le risposte a queste domande ci dirà molto sulle origini, l’evoluzione e la struttura generale dell’Universo e rimodellerà la nostra comprensione della fisica”. Dai primi esperimenti Macro e, dal 1992, Lvd in paziente attesa di un fiotto di neutrini da Supernova galattica; a Gallex, pietra miliare della ricerca nucleare neutrinica solare, passando per Opera, la prova che il neutrino si trasforma; e Icarus oggi al Fermilab di Chicago, fino a Borexino, per lo studio della fusione primaria nucleare Protone-Protone; Gerda, con i suoi ottimi risultati preliminari; Cuore; Luna, terza generazione di acceleratori artificiali per lo studio della nucleosintesi nelle stelle e nell’Universo primordiale, presto in Sala B: reazioni rare esistenti altrimenti le stelle si spegnerebbero subito; Xenon, tre ton. di sensori alla ricerca di particelle massive di Materia Oscura (upgrade approvato a 7 ton.) e in competizione con gli altri esperimenti del Gran Sasso che danno la caccia a particelle meno pesanti di Dark Matter, ossia Dama e Cresst. Il futuro dei Lngs è letteralmente Star Trek! È necessario infatti sviluppare nuove tecnologie per il trasferimento industriale alla società delle innovazioni frutto della ricerca di base, a cominciare dal territorio abruzzese. L’orizzonte dell’Anno Domini 2030 è di abbattere gran parte della radiazione naturale dei laboratori sotterranei (U238, Th232, Rn222, Ar39) per svelare la natura della Dark Matter (23%) e della Dark Energy (73% dell’Universo). La densità media del Cosmo è di un Protone ogni centimetro cubo, il cui decadimento supera l’età stessa dell’Universo! I rivelatori “a vento” di Dark Matter (cf. Capitan Harlock), le emulsioni nucleari, i cristali iperpuri per candidati leggeri DM, il programma “flagship” dei Lngs, Dark Side con le sue 20 ton. di sensori, la bolometrica, gli altri cristalli oltre il Tellurio, lo studio del ciclo solare C.A.O., sono il ricco menù dei “sogni” al Gran Sasso. L’Universo misura da 10 alla meno 33 a 10 alla più 28 centimetri. Tra i grandi numeri anche il Condensato di Higgs-Einstein, circa 10 alla 62 in percentuale, l’Energia del Tutto, molti ordini di grandezza superiore a quella che si osserva nell’Universo che pesa 10 alla 80 kg ma è per il 98% “vuoto”. Tra l’Energia di Planck e l’Energia Gut, esiste un gap gravitazionale che potrà essere svelato unificando tutti gli esperimenti del Gran Sasso. Dunque, c’è ragione di fare festa perché grazie ai Lngs l’Abruzzo ha assunto una visibilità mondiale che non è mai venuta meno anche sulle più prestigiose riviste internazionali come Science e Nature. La virtuosità del Gran Sasso, il suo essere davvero la Montagna Solitaria della ricerca nel Regno Nanico della Terra di Mezzo del professor Tolkien, evoca la saggezza del suo Popolo che non ha mai avuto paura di nulla come ha saputo dimostrare nella storia recente e lontana. Nelle sciagure, nelle guerre, nelle calamità naturali, nelle “fake news” antiscientifiche. La paura è il contrario della scienza, della cultura, della conoscenza. I Lngs sono stati accusati di tutto e di più dagli “ambientalisti” in questi 30 anni. Incidenti ve ne sono stati, grazie a Dio “contenuti”, nella lunga fase verso il completamento dell’infrastruttura. In verità, i problemi per l’acqua del Gran Sasso sorgono altrove dopo la messa in sicurezza degli Anni Duemila. Nei gas atmosferici inquinanti a livello planetario, senza contare i “prodotti” radioattivi delle folli detonazioni termonucleari sperimentali degli Anni Sessanta che assorbiamo insieme alla Montagna, nei gas intrappolati nelle due gallerie autostradali A24 del Traforo, nelle polveri sottili rilasciate dai veicoli “a scoppio” nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga ricchi di fiumiciattoli e sorgenti d’acqua “pura” zampillante! I fiumi del Gran Sasso piangono, parafrasando Tolkien, lacrime amare nell’ignoranza generale. Lo “spazio” di costante monitoraggio “informato” sulle Acque del Gran Sasso che beviamo (sorgano ovunque display pubblici e “App” come funghi!) sia lasciato alla vera Scienza. Non all’ideologia dell’Hiroshima culturale! Il trasporto autostradale non può e non deve inquinare l’acqua che è il dono di Dio per i nostri figli e nipoti. Coniugare civiltà, memoria, natura, comunità, popolo, scienza e tecnologia, è il primo dovere di ogni cittadino abruzzese italiano europeo che ama il presente e il futuro di prosperità. E non povertà somministrata a piccole costanti dosi dai media di regime. Chi diffonde paure irrazionali per motivi politici elettorali di bassa lega, dovrebbe risponderne nelle opportune sedi, consapevole delle conseguenze. “La vera sorgente del progresso è la scoperta scientifica”, ricorda Zichichi nella sua prima prolusione, ahinoi, senza “slide” al Gran Sasso! Il passato è il futuro per ogni particella elementare. Il Teorema del Tempo ha cambiato tutto dagli Anni Sessanta del XX Secolo ma la cultura e la scuola italiana sembrano indifferenti, come se nulla fosse accaduto. La Filosofia appare smarrita nell’attimo fuggente che ritorna. Anche nella scuola dell’infanzia molti princìpi fisici apparentemente complessi, ricorda lo scienziati, sarebbero facile “preda” delle giovani menti assetate di conoscenza e verità. Ma la paura frena il Miur, gli insegnanti, i ministeri della “magia” e le famiglie. Laura Fermi un giorno rivela a Zichichi, grande amico di Teller, amico di Enrico, che avrebbe appoggiato il Progetto Gran Sasso per bocca di suo marito. Quanti misteri all’ombra della Luna e del Sole di Mezzanotte. Quanti raggi cosmici riflessi, schermati, deviati. Quanti neutrini catturati. Quanti giovani ispirati dal Gran Sasso e dai Ragazzi di Fermi! Si festeggia anche il trentennale della famosa serie televisiva americana di fantascienza, Star Trek Next Generation, che nel 1987 cominciò a parlare al grande pubblico di neutrini per bocca di Data. Sì, perché la battaglia scientifica in corso sui neutrini non risparmia nessuno. Zichichi, 88 anni, ne è perfettamente consapevole. Per dimensioni e ricchezza della strumentazione scientifica i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn sono il centro di ricerca sotterraneo più grande e importante del mondo, dove hanno condotto i loro studi e tuttora collaborano scienziati di fama internazionale e Premi Nobel, come il Professore e Senatore a vita Carlo Rubbia e Barry Barish premiato nel 2017 per la scoperta delle Onde Gravitazionali di Einstein. I Lngs sono stati progettati e costruiti sotto 1400 metri di roccia viva allo scopo di sfruttare la protezione della Montagna dalla radiazione cosmica che raggiunge incessantemente la Terra e che noi tutti assorbiamo ogni giorno, ogni ora, ogni secondo. I Laboratori Infn si trovano così immersi in quello che i fisici chiamano “silenzio cosmico”: una condizione necessaria per svolgere l’attività scientifica, cui sono dedicati, in ambienti lindi e puliti, e che prevede lo studio di fenomeni rarissimi e difficili da rivelare. Fu nel 1979 che il Professor Zichichi, all’epoca Presidente dell’Infn, ebbe la straordinaria idea di dotare l’Istituto di un grande Laboratorio sotterraneo con strutture tecnologiche d’avanguardia per studiare le nuove frontiere della Fisica. Un’infrastruttura di ricerca grazie alla quale l’Italia, per la prima volta, avrebbe condotto un’impresa scientifica unica al mondo, e sarebbe stata quindi in grado di attrarre fisici da tutti i continenti, Russia e Cina comprese. Perché la Guerra Fredda è stata vinta dalla Scienza! Grazie alla Federazione Mondiale degli Scienziati del Professor Zichichi e di tanti altri luminari, politici e religiosi riuniti a Erice nella famosa Scuola “Ettore Majorana” dal Nostro fondata per cristallizzare l’alleanza tra Scienza e Politica, e così abbattere i muri dell’ignoranza e del segreto (http://www.federationofscientists.org/PlanetaryEmergencies/Seminars/49th/Zichichi_opening.pdf). E cadde il Muro di Berlino. Correva l’Anno Domini 1989. Mai più laboratori occulti di ricerca sulla Terra! Eppure, ne sorgono ancora alla scoperta del “Big Bang 2”, l’Alta Energia che molti sperano di intrappolare per progetti tutt’altro che pacifici. Da scongiurare in ambito bellico. Pena la fine della vita sulla Terra e nel Sistema Solare. Ma al Gran Sasso come a Erice e in tutti i Laboratori Infn pacifici, scienza vuol dire pace e sviluppo. Non “Bombe H” all’Idrogeno. Come le B61 e B61-12 (ben 90 ordigni made in Usa) che La Casa Bianca ci “costringe” a custodire nelle nostri basi militari sul suolo italiano. Le opere di scavo per la costruzione delle sale sotterranee del Lngs iniziarono nel 1982 e nel 1987 i Laboratori furono in grado di inaugurare la loro prima attività scientifica e di ospitare i primi esperimenti in condizione di “relativa” sicurezza per gli standard giuridici e scientifici dell’epoca. “La visita del Presidente Mattarella corona una serie di lavori condotti ai Laboratori del Gran Sasso su una Fisica nella quale ancora pochi credevano quando fu proposto il progetto – dichiara il Professor Antonino Zichichi – il futuro dei Laboratori risiede anche nel loro costante impegno per una scienza sempre più aperta, accessibile e senza frontiere, così come viene sostenuta dal The New Manhattan Project (progetto della comunità scientifica di Erice per affrontare le Emergenze Planetarie: (http://www.ccsem.infn.it/ef/provvisoria/A-INCUBI/BOOK%20- The%20New%20Manhattan%20Project/Layout/A.Zichichi%20Book%20-The%20New%20Manhattan%20Project%20copy%202.pdf).Perché la scienza è in grado di rappresentare un terreno di dialogo tra i popoli e uno strumento per la pace nel mondo: questo è un messaggio importante che il Manifesto di Erice da sempre promuove e diffonde, e so che il Presidente Mattarella è un grande sostenitore di questi valori della scienza”. Situati a circa 120 km da Roma e a 42 km da Teramo (città ancora oggi priva di una Facoltà di Fisica) in Abruzzo, all’interno del tunnel autostradale A24 che collega le città di L’Aquila e Teramo attraversando per 10 km il massiccio del Gran Sasso, i Lngs sono dotati di tre grandi sale sperimentali, ognuna delle quali misura circa 100 metri di lunghezza, 20 metri di larghezza e 18 metri di altezza, e di gallerie di servizio, per un volume totale di circa 180mila metri cubi. I Laboratori Infn sono oggi utilizzati come struttura a livello mondiale da scienziati provenienti da una trentina di Paesi: attualmente sono circa un migliaio, impegnati in una quindicina di esperimenti in diverse fasi di realizzazione. I principali argomenti di ricerca dell’attuale programma scientifico dei Lngs riguardano la Fisica dei neutrini, quelli prodotti naturalmente sia nelle reazioni nucleari del Sole sia nelle esplosioni di Supernova, la ricerca diretta di particelle di Materia Oscura (23% dell’Universo), e lo studio di reazioni nucleari di interesse astrofisico e decadimenti rari, come il doppio beta di Majorana. Grazie alle loro caratteristiche strutturali, ai loro apparati sperimentali d’avanguardia e alla competenza delle persone che vi hanno lavorato in questi trent’anni e che tutt’oggi vi lavorano, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn rappresentano un’infrastruttura internazionale leader a livello globale nella ricerca in Fisica fondamentale, una preziosa risorsa per il territorio e il Paese, un centro di produzione di scienza e di conoscenza unico al mondo, con una storia di eccellenza, nella tradizione della Fisica italiana. E tutto questo nonostante la forte emorragia di scienziati italiani che dagli Anni Trenta del XX Secolo, a causa del fascismo, delle “leggi razziali” e della guerra che non risparmiarono il brillante Ettore Majorana, lascia l’Italia per guadagnare altre nazioni come gli Usa. Una politica oggi anch’essa incredibilmente razzista perché incostituzionale, degna di qualsiasi regime fascista, prodotta ai danni dell’Italia “democratica”! E mai interrotta. L’Infn intende invertire la marcia per richiamare i cervelli in fuga. E i Lngs sono in prima linea nella ricerca pubblica e nell’impulso all’Industria privata territoriale abruzzese che oggi piange lacrime amare con centinaia di ricercatori e tecnici disoccupati, in cassa integrazione e con famiglie a carico, pronti a lasciare l’Italia per sempre, a causa delle politiche di impoverimento imposte dal regime europeo scelto dal Governo italiano con i trattati internazionali. Uno “spettacolo” indecoroso! Una situazione impossibile. Ingiustificabile. Insostenibile. Antonino Zichichi, Professore Emerito di Fisica Superiore nell’Università di Bologna, è autore di oltre 1.100 lavori scientifici, tra cui sette scoperte, cinque invenzioni, tre idee originali che hanno aperto nuove strade nella Fisica Subnucleare delle alte energie, e cinque misure di alta precisione di quantità fisiche fondamentali. Zichichi ha scoperto: 1) la produzione in coppia di Mesoni pesanti con “stranezza” positiva e negativa (prova decisiva per l’esistenza del numero quantico “stranezza” nell’Universo Subnucleare); 2) l’Antimateria Nucleare; 3) l’Energia Effettiva nelle Forze tra Quark e Gluoni; 4) la struttura “tipo-Tempo” del Protone; 5) il primo esempio di particella barionica con un quark della terza famiglia; 6) l’effetto “leading” nella produzione di barioni con cariche di “sapore” subnucleare della seconda e della terza famiglia di quark; 7) che l’ultimo mattone pesante carico dell’Universo alle energie estreme finora raggiunte non si può rompere. Zichichi ha inventato: 1) la tecnica per costruire campi magnetici polinomiali di altissima precisione, anche estremamente complessi, spendendo cento volte meno soldi e cento volte meno tempo di quello che tutte le altre tecniche riuscivano a fare; 2) la tecnica per identificare con elevata potenza risolutiva coppie leptone-antileptone; 3) il circuito elettronico per la misura d’alta precisione (15 ps; ps=un millesimo di miliardesimo di secondo) dei tempi di volo delle particelle subnucleari; 4) lo spettrometro a massa mancante con Neutroni ad alta risoluzione spaziale e temporale; 5) il Multigap Resistive Plate Chamber (MRPC), un nuovo rivelatore di particelle cariche la cui risoluzione temporale è un record mondiale. Le idee originali di Zichichi: 1) l’idea della terza colonna leptonica nella struttura delle particelle fondamentali; quest’idea ha portato alla scoperta del terzo leptone; 2) l’idea dello studio di nuovi stati mesonici vettoriali tramite il loro decadimento in coppie leptoniche neutre; quest’idea ha portato alla scoperta dei Mesoni vettoriali composti da coppie quark-antiquark della seconda e della terza colonna nella struttura delle particelle fondamentali (Quark e Leptoni); 3) l’idea di studiare l’effetto della variazione delle masse nella convergenza delle Forze fondamentali; quest’idea ha portato alla scoperta dell’effetto denominato EGM che abbassa di un fattore 700 il livello di Energia necessario per scoprire il Supermondo. Livello di cui nessuno conosce il valore assoluto. Le misure di alta precisione effettuate da Zichichi: 1) sul limite massimo che può avere il momento di dipolo elettrico del Muone; 2) della carica debole universale; 3) del momento magnetico del Muone; 4) della universalità delle Forze Elettromagnetiche alle Alte Energie; 5) delle miscele mesoniche pseudoscalari e vettoriali. I grandi Progetti della Fisica Europea (Lep, Cern,Ginevra), Gran Sasso (Infn, Roma), Hera (Desy, Amburgo), Laa (Cern-Infn, Ginevra), sono legati al nome di Antonino Zichichi per avere dato a questi Piani contributi determinanti in fase di concezione, studio e realizzazione. Il progetto LEP ha portato alla più potente macchina per lo studio delle interazioni tra Elettroni e Positroni. Il Progetto Gran Sasso ha portato al più grande Laboratorio sotterraneo del mondo, per lo studio dei neutrini cosmici e di quelli prodotti artificialmente al Cern (Cngs, oggi spento!), della stabilità nucleare della materia e dei collassi stellari. Il Progetto Hera ha portato alla più potente macchina per lo studio delle interazioni tra Elettroni e Quark. Il Progetto Laa è stato il primo al mondo per lo studio sistematico e l’invenzione di nuove tecnologie subnucleari. Attualmente Zichichi dirige il Progetto Eln dell’Infn, per lo studio del più potente Supercollisore di Protoni alle massime energie e luminosità, ben oltre l’attuale Lhc in funzione al Cern dove dirige i progetti Laa e Tof dell’esperimento Alice; a Desy (Amburgo) Zichichi ha partecipato all’esperimento Zeus di Hera, conclusosi poco tempo fa; al Gran Sasso Zichichi dirige l’esperimento LVD in attesa della Supernova galattica e della “tempesta perfetta” di neutrini (circa 10 secondi). Zichichi ha ricoperto incarichi di alta responsabilità a livello europeo (Presidente della Società Europea di Fisica, 1978-1980) e nazionale (Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, 1977-1983). È stato Physicist Staff Member al Cern (1955); Senior Physicist al Cern (1962); Professore di Fisica Superiore all’Università di Bologna (1964); è stato Direttore dell’Infn-Sezione di Bologna (1967-1971); Direttore della Scuola Post-Universitaria di Fisica dell’Università di Bologna (1968-1972); Membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (Roma, 1980-1985); Presidente della Fondazione Galileo Galilei (1983); Direttore del Progetto Eloisatron dell’Infn (1983); Membro del Consiglio della “Fondation Jean Monnet pour l’Europe” (1984); Presidente Comitato Scientifico Internazionale del Gran Sasso (1984); Presidente del Comitato Internazionale Scienza per la Pace (1985); Leader del Progetto Cern Laa (1987); Presidente del Comitato Nato per le Tecnologie di Disarmo nucleare, chimico, batteriologico e convenzionale (1988-1992); Presidente della Commissione del Governo Italiano sui Rischi Nucleari (1989-1992); Presidente Onorario dell’Associazione di Amicizia Senegal-Sicilia (1989); Presidente della Fondazione San Valentino (1989-2002); Presidente del Comitato dello Stato Italiano sulla Riconversione Industriale dalla guerra a propositi di pace (1990-1993); Membro del Comitato di Scienze Fisiche e Morali della Fondazione Abdus Salam (Trieste, 1990-1995); Delegato Italiano al Comitato Scientifico della Nato (1992); Membro del Consiglio Scientifico della Pan-American Foundation for Physics (Nashville, Usa, 1993); Rappresentante della Cee nel Comitato Scientifico del Centro Internazionale di Scienza e Tecnologia di Mosca (1993-1999); Tesoriere della Fondazione Muhammad Abdus Salam (Trieste, 1994); Presidente dell’Accademia Franco Ferrara (1994); Presidente Onorario dell’Associazione Patologie Autoimmuni Apai (Catania, 1996); Membro del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario di Luigi Galvani (Bologna, 1997); Membro del Comitato Tecnico di Esperti per la politica di ricerca nazionale, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Roma, 1999-2003); Presidente del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “E. Fermi” a Roma (2000-2011); Socio Onorario della Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (Roma, 2003); Socio Benemerito della Società Italiana di Fisica (Catania, 2005); Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana (Palermo, 2012-2013); Direttore ad honorem dell’Ideale Osservatorio Scientifico di Montecassino (Montecassino, 2014). Nel 1962 Zichichi ha istituito la Fondazione “Ettore Majorana” e il “Centro di Cultura Scientifica” (126 Scuole postuniversitarie in tutti i campi della ricerca scientifica moderna) di cui è Presidente. Zichichi è Presidente della World Federation of Scientists (1973) e del World Laboratory (1983). Gli sono stati conferiti 104 premi (Premio Città di Como per la Fisica (Como, 1964); Premio Mulino d’Oro (Trapani, 1969); Premio Mondello per la Scienza (Mondello, 1976); Targa d’Oro per la Scienza e la Cultura (Milano, 1978); Premio Universo per la Fisica (Potenza, 1980); Premio Polifemo d’Argento per la Scienza (Zafferana Etnea, 1980); Premio Europeo Lorenzo il Magnifico dell’Accademia Medicea (Firenze, 1980); Grande Ufficiale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Roma, 1980); Premio Internazionale San Valentino d’Oro (Terni, 1981); Premio Torri Merlate (Rivarolo Mantovano, 1981); Premio Città di Taormina (Taormina, 1981); Premio Coppa del Presidente del Gruppo Culturale Italiano (Forlì, 1981); Premio Città di Castiglione di Sicilia per la Scienza (Castiglione di Sicilia, 1981); Premio Speciale Afrodite Targa d’Oro della Città di Marineo per la Scienza e la Cultura (Marineo, 1981); Premio Dante d’Argento per la Scienza e la Cultura (La Spezia, 1981); Premio Anello d’Oro (Montecassiano, 1981); Premio Internazionale Le Muse Urania per la Scienza (Firenze, 1982); Premio Talamone per la Scienza (Agrigento, 1982); Premio Simba per la Solidarietà Scientifica Italia-Terzo Mondo, Accademia Simba (Roma, 1982); Premio Internazionale Città di Salsomaggiore per la Scienza (Salsomaggiore, 1982); Premio Europa Zaccari per la Scienza (Genova, 1983); Premio Pontano per la Ricerca Scientifica dell’Accademia Gioviano Pontano (Napoli, 1984); Premio per la Pace (Taranto, 1984); Targa d’Oro della Città di Bergamo, 1984); Premio Leonardo da Vinci (Firenze, 1984); Targa Ercole d’Este (Ferrara, 1984); Paul Harris Fellowship del Rotary Club di Palermo (Palermo, 1985); Premio Milano Medicina per la Scienza (Milano, 1985); Premio Ascot Brun per la Scienza e la Pace (Milano, 1986); Premio Alghero per la Scienza (Alghero, 1986); Scienziato dell’Anno eletto dai Giovani Ricercatori Europei (Milano, 1986); Targa d’Oro per la Scienza (Capo d’Orlando, 1986); Premio Kroton per la Scienza (Crotone, 1986); Premio Unesco dei Giovani per la Pace e la Comprensione Internazionale (Firenze, 1986); Premio Lupo d’Oro per la Scienza (Licodia Eubea, 1986); Premio Speciale per la Pace (Bassano del Grappa, 1987); Premio Rosone d’Oro Città di Pianella per la Scienza (Pianella di Pescara, 1987); Paul Harris Fellowship, Rotary Club Roma EUR (Roma, 1988); Premio Città di Mazara del Vallo per la Scienza (Mazara del Vallo, 1988); Premio Comiso per la Pace (Comiso, 1988); Premio VIP Sicilia per la Scienza (Roma, 1989); Premio Internazionale La Madonnina per la Scienza (Milano, 1990); Premio Civiltà dell’Amore (Rieti, 1990); Premio Internazionale Giara d’Argento 1990 (Taormina, 1990); Premio Terme d’Europa per la Scienza (Montecatini Terme, 1990); Premio Internazionale Scienza per la Pace Città di Brescia (Brescia 1990); Premio Luigi Pirandello 1990 per la Cultura (Taormina, 1990); Premio Sileno per l’Ambiente (Giardini Naxos, 1990); Premio Internazionale Targa d’Oro 1991 di Milazzo (Milazzo, 1991); Premio Internazionale Mediterraneo d’Oro 1991 (Pollenza, 1991); Premio Internazionale Libertas 1991 (Roma, 1991); Premio Internazionale Sirena del Mediterraneo 1992 (Napoli, 1992); Premio Internazionale Cypraea (Napoli, 1992); Premio Internazionale Civiltà senza frontiere 1992 (Milano, 1992); Premio del Tascabile Riviera delle Palme saggistica (San Benedetto del Tronto, 1994); Premio Internazionale per il Dialogo San Francesco e Chiara d’Assisi Scienza e Ricerca (Massa, 1994); Premio Europetroli Scienza ed Ecologia (Roma, 1994); Melvin Jones Fellowship, Lions Club Ferrara Ercole I d’Este (Ferrara, 1994); Premio Nazionale della Riconciliazione (Conflenti, 1995); Premio Santa Caterina d’Oro 1996 Prize (Siena, 1996); Premio Internazionale per l’Ambiente Globo d’Oro 1996 (Civitavecchia, 1996); Collare Accademico Internazionale “Padre Pio” di Scienze, Lettere ed Arti (Trinitapoli, 1997); Premio del Centenario della Società Italiana di Fisica SIF (Roma, 1997); Premio Michelangelo per la Scienza, Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri (Roma, 1997); Premio Internazionale Città di Ostia alla Cultura (Ostia Antica, 1998); Premio Città di Terracina 1998 (Terracina, 1999); Premio Unesco (Venezia, 1999); Premio Salento (Lecce, 1999); Premio Montegrappa (Padernò del Grappa, 1999); Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica (Milano, 2001); Diploma di Benemerito della Scienza e della Cultura dal Presidente della Repubblica Italiana (Roma, 2001); Premio Ambiente Città di Salerno (Salerno, 2002); Premio Torre d’Argento (Carrara, 2003); Premio alla Cultura (Padova, 2003); Premio Alvise Cornaro (Cortina d’Ampezzo, 2003); Premio Giornalistico per la Divulgazione Scientifica Voltolino (Milano, 2003); Premio alla Carriera per la Scienza (Lecce, 2003); Premio Vittorio De Sica per la Scienza (Roma, 2004); Premio Cutiliae (Castel Sant’angelo, Rieti, 2004); Premio Oscar dei Desideri (Roma, 2006); Premio Rossolini 2006 (Parma, 2006); Premio Foglio d’Oro alla Professionalità Italiana nel Mondo (Monte Carlo, 2006); Premio International Cartagine (Trani, 2006); Liberal International Prize for Freedom 2005 (Londra, 2006); Premio alla Carriera Scientifica (Cittanova, 2007); Premio Giornalistico Michele Torre (Torino, 2007); Benemerenza Civica della Provincia Regionale di Palermo (Palermo, 2007); Premio Bruno Pontecorvo 2007 (Dubna, 2008); Premio Albert Einstein (Brescia, 2009); Paul Harris Fellowship, Rotary Club International (Acqui Terme, 2009); Premio Fides et Ratio (Modena, 2009); Premio Viva Maria (Staggia Senese, 2010); Premio Marzocco (Firenze, 2011); Melvin Jones Fellowship, Lions Club Firenze Michelangelo (Firenze, 2011); Premio Faro Biscari, Lions Club (Catania, 2011); Premio Internazionale Giovanni Paolo I (Belluno, 2011); Premio AIF, Associazione Italiana Formatori (Bologna, 2011); Premio Pannunzio (Torino, 2011); Targa della Regione Piemonte (Torino, 2012); Premio Vittorini (Siracusa, 2012); Premio Le Stele della Ienca (L’Aquila, 2013); Premio Excellent (Milano, 2014); Premio Internazionale Fides et Scientia Vincenzo De Colibus (Sarno, 2014); Premio San Zosimo (Lodi, 2015). A Zichichi sono state conferite 10 Medaglie d’Oro: Medaglia d’Oro per la Scienza (Erice, 1975); Medaglia d’Oro per la Scienza e la Cultura del Presidente della Repubblica Italiana (Pisa, 1981); Medaglia d’Oro per la Migliore Testimonianza Cristiana (Vibo Valentia, 1982); Medaglia d’Oro della Camera di Commercio e Industria (Cremona, 1984); Medaglia d’Oro della Città di Frosinone (Frosinone, 1984); Medaglia d’Oro della Città di Napoli (Napoli, 1989); Medaglia d’Oro della Città d’Isernia (Isernia, 1989); Medaglia d’Oro Alcide De Gasperi per la Scienza (Roma, 1990); Medaglia d’Oro per la Scienza e la Cultura dal Presidente della Repubblica Italiana (2002); SIF Medaglia d’Oro Galileo Galilei (Pisa, 2014). Zichichi è Cittadino Onorario di diversi Comuni italiani tra i quali: Erice (1974), Rivarolo Mantovano (1981), Napoli (1990), Altomonte (1996), del Comprensorio del Basso Tirreno Cosentino (15 Comuni della Comunità Montana dei Monti Azzurri: Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Serrapetrona e Tolentino, 2006), L’Aquila (2006), Cassino (2010), Ragusa (2011), Trinitapoli (2012) e Castrocielo (2015). Gli sono state conferite Lauree “honoris causa” nelle Università di Cosenza (1986), Pechino (1990), Buenos Aires (1993), Malta (1993), Arizona (1998), Bucarest (1999), Palermo (2002), Torino (2004) e Vilnius. Zichichi è membro dell’Accademia Medicea di Firenze (1980), dell’Accademia Selinuntina (1981), dell’Accademia di Santa Chiara di Genova (1982), dell’Accademia Europea (1993), della Pontificia Accademia Tiberina, della Accademia delle Scienze di Bologna (1984), dell’Ucraina (1992), della Georgia (1996), della Lituania (2005), della Moldova, dell’Accademia Pontificia delle Scienze (2000), dell’Accademia Pontaniana (2005) e dell’Accademia delle Scienze della Repubblica del Kyrgyzstan (2012). Ha ricevuto l’Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (1993), l’Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (1993). Zichichi è Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di San Silvestro Papa (Città del Vaticano, 1985), è Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1999) ed è Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana (2003). Nove libri sono stati pubblicati da eminenti scienziati sulle sue scoperte e invenzioni. L’asteroide scoperto nel 1986 porta il suo nome: “3951 Zichichi”. È autore di ventidue libri: L’Infinito, Il Cigno Galileo Galilei, tre edizioni (1988), Rizzoli-Bur, sette edizioni (1994-1997), Pratiche Editrice, sei edizioni (1998-2001), Il Saggiatore NET, due edizioni (2005-2006), Marco Tropea Editore (2009); Scienza ed Emergenze Planetarie, Rizzoli, tre edizioni (1993-1994), Supersaggi Rizzoli, ventitré edizioni (1996-2006); Creativity in Science, prima edizione 1996, World Scientific (1999), tradotto in russo e pubblicato da YPCC Mosca (2001); Subnuclear Physics, The First Fifty Years, Università e Accademia delle Scienze di Bologna (1998), World Scientific, due edizioni (2000-2001); Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo, Il Saggiatore, ventitré edizioni (1999-2005), Marco Tropea Editore (2009), tradotto in portoghese e pubblicato da Editora Objetiva Ltda, Rio de Janeiro (2000), tradotto in francese e pubblicato da Éditions Salvator, Paris (2003); L’irresistibile fascino del Tempo, Il Saggiatore, cinque edizioni (2000), Il Saggiatore NET, tre edizioni (2004-2005), Marco Tropea Editore (2011); Antimatter. Past, Present and Future, SIF (2001); Galilei, divin uomo, Il Saggiatore, quattro edizioni (2001-2006), Marco Tropea Editore, due edizioni (2009-2010), tradotto in inglese e pubblicato dalla Società Italiana di Fisica, due edizioni (2009-2010); Il vero e il falso, Il Saggiatore, quattro edizioni (2003-2006), tradotto in cinese e pubblicato da Shanghai Scientific & Technical Publishers (2006); Galilei. Dall’Ipse Dixit al processo di oggi. 100 risposte, Il Saggiatore (2004); Tra Fede e Scienza. Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI, Il Saggiatore, tre edizioni (2005-2006), Marco Tropea Editore (2011); Ettore Majorana, His Genius and Long–Lasting Legacy, Società Italiana di Fisica (2007); The Physics of Giampietro Puppi. La Fisica di Giampietro Puppi, WFS (2007); Neither Science nor Civilization Could exist Without Memory. The Science for Peace Erice Prize, WFS (2007); Galileo Galilei Genius in all fields of Human Knowledge. La Genialità di Galileo Galilei in tutti i campi dell’Umano Sapere, SIF (2010–2012); Exhibition and Solemn Mass in honour of Galileo Galilei. Mostra e Messa Solenne in onore di Galileo Galilei, SIF (2010-2012); The Cultural Roots of the Work of Art “Galilei Divine Man” donated by the CCAST Scientists to the Basilica. Le Radici Culturali dell’Opera d’Arte “Galilei Divin Uomo” donata dagli Scienziati Cinesi del CCAST alla Basilica, SIF (2011–2012); Giovanni Paolo II il Papa amico della Scienza, Marco Tropea Editore (2011); Giovanni Paolo II nella Storia e nella Scienza, WFS (2011); Progetto Archimede, WFS (2013); The New Manhattan Project. Science for Peace the World Over, Il Cigno GG Edizioni (2015); A Lesson for the Future of Our Science My Testimony on Lord Patrick M.S. Blackett, World Scientific (2016). Dal 1971 Zichichi ha scritto più di 2440 articoli in molti quotidiani e periodici italiani, e dal 1974 ha tenuto più di 1330 conferenze in chiese, cattedrali, centri culturali in Italia e all’estero per promuovere i valori della scienza con la fede nella cultura del nostro tempo. Molto interessanti sono le riflessioni del celebre fisico italiano Antonino Zichichi. A lungo diversi esponenti del mondo anticlericale hanno messo in dubbio la sua autorità scientifica avendo più volte affermato di “credere in Dio grazie alla scienza”. Tuttavia, ancora oggi, Zichichi risulta avere un H-index (indice di impatto sul mondo scientifico) pari a 62, come Stephen Hawking (62) e ben superiore, ad esempio, a Carlo Rovelli (52) e al premio Nobel Sheldon Lee Glashow (52). “Le scoperte scientifiche sono la prova che non siamo figli del caos, ma di una logica rigorosa. Se c’è una Logica ci deve essere un Autore”, scrive Zichichi, professore emerito di Fisica all’Università di Bologna, vincitore del Premio Fermi ed ex presidente dell’European Physical Society (EPS) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Zichichi ha smentito che la scienza possa mai spiegare o riprodurre i miracoli, il che sarebbe equivalente a “illudersi di potere scoprire l’esistenza scientifica di Dio”. E ciò è impossibile, poiché “se fosse la Scienza a scoprirLo, Dio non potrebbe essere fatto che di Scienza e basta. Se fosse la Matematica ad arrivare al “Teorema di Dio”, il Creatore del Mondo non potrebbe che essere fatto di Matematica e basta. Sarebbe poca cosa. Noi credenti vogliamo che Dio sia tutto: non soltanto una parte del tutto”. Ovvero, se Dio si potesse indagare tramite la scienza, la famosa “prova scientifica” chiesta dagli antiteisti, non sarebbe più il Creatore, ma una “semplice creatura” di qualcun altro o qualcos’altro! Zichichi da sempre descrive due realtà dell’esistenza, quella trascendentale e quella immanentistica. La seconda, osserva lo scienziato, è studiata dalle scoperte scientifiche, mentre la prima è di competenza della teologia. “È un errore pretendere che la sfera trascendentale debba essere come quella che noi studiamo nei nostri laboratori. Se le due logiche fossero identiche non potrebbero esistere i miracoli, ma solo, e soltanto, le scoperte scientifiche. Se così fosse le due sfere dell’Immanente e del Trascendente sarebbero la stessa cosa. È quello che pretendono coloro che negano l’esistenza del Trascendente, come fa la cultura atea. Non è un dettaglio da poco. I miracoli sono la prova che la nostra esistenza non si esaurisce nell’Immanente. Ma c’è di più”. Lo stesso Autore di ciò che la scienza scopre, “è un’Intelligenza di gran lunga superiore alla nostra. Ecco perché le grandi scoperte sono tutte venute, non migliorando i calcoli e le misure ma dal totalmente inatteso. Il più grande dei miracoli, amava dire Eugene Wigner, gigante della Scienza), è che esiste la Scienza”. Le parole di Zichichi si rifanno chiaramente alle riflessioni di Albert Einstein, il quale scrive: “Trovi sorprendente che io pensi alla comprensibilità del mondo come a un miracolo o a un eterno mistero? A priori, tutto sommato, ci si potrebbe aspettare un mondo caotico del tutto inafferrabile da parte del pensiero. Al contrario, il tipo d’ordine che, per esempio, è stato creato dalla teoria della gravitazione di Newton è di carattere completamente diverso: anche se gli assiomi della teoria sono posti dall’uomo, il successo di una tale impresa presuppone un alto grado d’ordine nel mondo oggettivo, che non era affatto giustificato prevedere a priori. È qui che compare il sentimento del “miracoloso”, che cresce sempre più con lo sviluppo della nostra conoscenza. E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, che si sentono paghi per la coscienza di avere con successo non solo liberato il mondo da Dio, ma persino di averlo privato dei miracoli” (A. Einstein, “Lettera a Maurice Solovine”, GauthierVillars, Parigi 1956 p.102). Anche il premio Nobel italiano, il fisico Carlo Rubbia, si lascia interrogare dal “perché” la scienza possa essere così efficace: “Se contiamo le galassie del mondo o dimostriamo l’esistenza delle particelle elementari, in modo analogo probabilmente non possiamo avere prove di Dio. Ma, come ricercatore, sono profondamente colpito dall’ordine e dalla bellezza che trovo nel Cosmo, così come all’interno delle cose materiali. E come un osservatore della natura, non posso fare a meno d