Le storie di uomini e donne, che hanno combattuto nella Resistenza e aiutato prigionieri perseguitati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, sono state al centro della giornata dedicata alla memoria organizzata da Palazzo Tilli nell’ambito del Festival della Legalità, promosso dall’Istituto di Istruzione Superiore “Algeri Marino” con la collaborazione del Comune di Casoli, dell’Associazione Agende Rosse e dell’Associazione Domenico Allegrino Onlus.
Due i momenti principali della giornata: la presentazione del libro “Terra di libertà. Storie di uomini e donne nell’Abruzzo della Seconda guerra mondiale”, scritto dalla giornalista Rai Maria Rosaria La Morgia e dallo studioso Mario Setta, e lo spettacolo “Sulla lunga linea di fuoco”, ispirato al testo e portato in scena da Officine Solidali Teatro&Arte con la regia di Federica Vicino. “E’ necessario continuare a raccontare ai giovani le storie di chi ha combattuto per difendere la nostra terra - ha affermato Antonella Allegrino,proprietaria dell’edificio storico e presidente dell’Associazione ‘Domenico Allegrino Onlus’ - Racchiudono i valori della libertà, della democrazia, della giustizia e della pace su cui dovrà essere costruito il loro futuro. Abbiamo avviato questo lavoro di recupero della memoria con una serie di iniziative e attraverso preziose collaborazioni con la scuola, l’amministrazione comunale, storici, scrittori, operatori culturali e semplici cittadini”. Di grande interesse la presentazione del libro di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta, avvenuta nelle cantine del Palazzo, che furono sede, nel ’43, di un campo di internamento fascista.
“Il testo riporta testimonianze di vita di persone che hanno accolto i prigionieri in fuga dai campi di concentramento e che hanno lasciato impronte indelebili sulla terra d’Abruzzo - hanno spiegato gli autori - La libertà era aspirazione e traguardo di ogni protagonista, in un tempo in cui essa era perseguitata, martoriata, assassinata. Sono storie che abbattono anche stereotipi e luoghi comuni come la convinzione che la Resistenza sia stata presente solo nel Centro Nord Italia o che le donne abbiano ricoperto ruoli marginali. La Resistenza è nata in Abruzzo e lo ha ricordato anche il Presidente della Repubblica Mattarella, nella sua visita a Casoli il 25 aprile scorso”. Alla presentazione del libro ha partecipato anche Federica Vicino, che si è ispirata ad alcuni passaggi del libro nello scrivere il testodi “Una lunga linea di fuoco”. “Sono insegnante di storia e ho capito che per farla amare dagli studenti è necessario portare delle testimonianze, mostrare i luoghi, far capire loro che è dentro di noi, dentro la nostra emotività - ha sottolineato - Il libro racconta le storie di persone che emergono nella loro dimensione profondamente umana e che, quindi, possono raggiungere l’animo dei ragazzi. Ho voluto poi approfondire questo segmento storico con la mia compagnia teatrale, che è formata da attori di età compresa tra i 16 e 23 anni. E’ nato così lo spettacolo ‘Una lunga linea di fuoco’, che racconta dell'autunno del 1943 sulla lunga linea del fronte, che i nazisti chiamavano Linea Gustav, e sulla quale fuoco e fiamme si trasformarono in un nuovo orizzonte di speranza, grazie al sacrificio di un pugno di giovani e irriducibili eroi: Trentino La Barba e i Martiri Ottobrini di Lanciano, Domenico Troilo e i giovani partigiani della Brigata Maiella, Oscar Fuà partigiano ebreo”. Lo spettacolo, di grande impatto emotivo sia per l’ottima interpretazione dei giovani attori sia per le performance musicali, è stato rappresentato in mattinata al teatro comunale di Casoli, in due repliche, per alcune classi dell’istituto “Algeri-Marino” e in serata per la cittadinanza. Hanno recitato: Rebecca Di Renzo, Pierluigi Lorusso, Andrea Fuorto, Jamal Mouawad, Lorenzo Valori e Romano Sarra. Musiche eseguite da Francesco Marranzino, testo e regia Federica Vicino. L’intera iniziativa si inserisce all’interno progetto “Territorium artis“.