Antonio Colasante ai domiciliari e la dirigente Asl Tiziana Spadaccini sospesa dal lavoro. Questi i provvedimenti cautelari sostituivi emessi oggi dal gip di Lanciano Massimo Canosa in merito all'indagine sulla contestata transazioni per il servizio di lavanderia svolto dalla Publiclean dal 2009 al 2015 e che ha potato la Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha liquidare 2 milioni e 130 mila euro in più del dovuto.
Lo scorso 6 marzo Colasante era finito in carcere per l'accusa di riciclaggio di quel danaro, con cui ha comprato una villa a Porto Cervo, in Sardegna, mentre la Spadaccini era finita ai domiciliari per abuso d'ufficio e falso ideologico, provvedimento oggi sostituito con l'interdizione dal lavoro. Nell'inchiesta, coordinata dal pm Rosaria Vecchi, sono coinvolte altre 7 persone indagate a piede libero.