Il CAI Lanciano è da sempre impegnato nella promozione del meraviglioso territorio d’Abruzzo, in particolare quello montano.
Tutte le iniziative messe in campo per meglio comprendere l’evoluzione e il possibile sviluppo delle “terre alte” hanno riscosso notevole interesse e grande partecipazione di pubblico. Lo scrive in una nota il presidente del Cai Lanciano, Catia Manfrè.
Dopo l’ultima manifestazione dal titolo “La Majella da vicino”, articolata in 4 incontri durante i quali gli stessi soci della sezione hanno fatto il “focus” sulla Majella, è ora la volta di alzare lo sguardo sul mondo.
Sono stati programmati 3 nuovi incontri, sempre tenuti dai soci Lancianesi, durante i quali lo sguardo spazierà dalle vette Himalayane alle Isole Galapagos, riflettendo sul senso del viaggio e della fotografia. Due aspetti complementari ed inscindibili: il viaggio come metafora della vita e la fotografia come alchimia per fermare il tempo. Il viaggio è conoscenza, mentre la fotografia è testimonianza e divulgazione. Conoscenza e divulgazione sono ciò che occorre per salvare il Pianeta dall'opera distruttiva dell'uomo.
Nell’ultima serata, con Dario Rapino, capiremo che ogni luogo del mondo è il mondo stesso: dalle terre più lontane, come Alaska, Africa o Mongolia, a quelle a noi più vicine, l'alta Val di Sangro, il destino è unico, così come unico è il destino dell'uomo e della Terra e di tutto ciò che le appartiene.
Gli appuntamenti, tutti previsti per il venerdì sera alle ore 21.00 presso la Sala Mazzini – Lanciano -, saranno così articolati:
17 marzoincontro con Enzo F Testa – “Uomini di pietra. Pakistan 2007”
26 marzoincontro con Rino Iubatti – “Racconti ed immagini da Azzorre e Galapagos”
31 marzo incontro con Dario Rapino – “Pangea. Riflessioni su viaggio e conoscenza ”