Associazioni ambientaliste al lavoro per la presentazione, entro la metà di maggio, del ricorso al Tar contro il progetto del metanodotto che "Snam vorrebbe realizzare in zona sismica 1, a Sulmona, nonostante l'opposizione di cittadini e istituzioni".
Così Wwf e Legambiente Abruzzo hanno illustrato stamane alcune delle criticità su cui si sta lavorando per il ricorso e, insieme a Italia Nostra e al sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, hanno lanciato un appello a tutti gli abruzzesi per la partecipazione alla manifestazione 'No Snam - No Gasdotto, No Centrale, Stop Hub del gas' in programma sabato 21 aprile dalle 15 nel capoluogo peligno. A fare il punto della situazione, in conferenza stampa, oltre al sindaco di Sulmona, il delegato Abruzzo del Wwf, Luciano Di Tizio, il presidente regionale di Legambiente, Giuseppe Di Marco e quello di Italia Nostra, Mimmo Valente. Casini, nel sottolineare che "stiamo cercando in tutti i modi di bloccare il progetto", spiega che al momento la "vacatio politica non consente di avere un interlocutore". Il primo cittadino invita gli abruzzesi a far sentire la propria voce e sottolinea l'importanza della mobilitazione, per la "difesa collegiale di un territorio ancora una volta minacciato da interessi del tutto estranei a quelli della collettività". Di Tizio e Di Marco illustrano alcune delle criticità su cui sta lavorando l'avvocato Francesco Paolo Febbo per la stesura del ricorso. Vengono citate, tra l'altro, la "non strategicità dell'opera", la "contraddittorietà e illogicità dell'iter legato alla realizzazione", lo "stravolgimento di fatto del senso della normativa sul dibattito pubblico", gli "elevati rischi legati alla realizzazione dell'opera per l'uomo" e gli "elevati rischi per il territorio e la natura". "Una serie di ragioni - dicono gli ambientalisti - che avrebbero dovuto spingere il Governo a una maggiore cautela e comunque a una maggiore considerazione dell'opposizione che migliaia di cittadini e le istituzioni locali a ogni livello ribadiscono da anni. Ancora di più un Governo che ha approvato il decreto in questi giorni, dopo le elezioni, quando era rimasto in carica unicamente per l'ordinaria amministrazione. Certamente non e invece una questione ordinaria un progetto di cosi ampia portata contro il quale in più regioni l'opposizione è totale e convinta".