Ad un anno dalla morte dello studioso che credeva nel valore civile della ricerca economica
Il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, l’ex Ministro delle Finanze Vincenzo Visco e ancora tanti ex colleghi del mondo accademico come Jean Paul Fitoussi e Mario Amendola. Dall’università di Roma a quella di Siena, passando per la Luiss Guido Carli e Banca d’Italia fino alla Scuola superiore di Pubblica amministrazione e al giornalismo, sono circa cinquanta gli autorevoli membri dell’associazione “Marcello de Cecco”, che verrà presentata ufficialmente a Lanciano (Palazzo degli Studi, Corso Trento e Trieste, ore 18), sabato 4 marzo per ricordare l’illustre studioso abruzzese Marcello de Cecco.
All’incontro “L’economista e lo sguardo sul mondo” interverrà il socio Alfredo Gigliobianco, direttore della divisione Storia economica e Archivio storico della Banca d’Italia e curatore della riedizione 2017, per i tipi di Donzelli, di Moneta ed Impero, il capolavoro di de Cecco, ritenuto un classico della storia economica. Con Gigliobianco, a tracciare un ricordo dello studioso che ha sempre mantenuto orgogliosamente viva la sua origine abruzzese, ci saranno anche il sindaco di Lanciano Mario Pupillo, l’avvocato Aldo La Morgia, amico di infanzia di de Cecco e Antonio Bianco, ricercatore di economia politica, ideatore e promotore dell’associazione.
Il convegno, moderato dal giornalista Lucio Valentini, vedrà anche la presenza di Julia Bamford la moglie dell’illustre docente che ha insegnato in numerosi atenei italiani ed esteri, dalla simpatia innata, un economista fuori dagli schemi, colto e raffinato interprete della storia della moneta e della finanza. (Il suo Money and Empire, è considerato un autorevole esempio di analisi storico-critica delle relazioni monetarie internazionali e rivela il radicato scetticismo dell’autore verso ogni tentativo di esaminare le relazioni economiche tra paesi in base a teoremi astratti e decontestualizzati).
Sarà dunque proprio la città in cui Marcello de Cecco nacque nel 1939, ad ospitare un primo momento pubblico non solo per celebrare, ad un anno dalla sua scomparsa, lo studioso a cui tutti riconoscono un’acuta capacità di coniugare la teoria con la storia, la società e la politica, ma anche ad essere sede di un’associazione che ha l’obiettivo di continuarne l’opera di promozione e diffusione della conoscenza economica come fattore di crescita civile.
Fra i soci fondatori, accanto ai sopramenzionati, ci sono ex colleghi come Maurizio Franzini e Paolo Piacentini dalla Sapienza, dalla Luiss Marcello Messori e l’ex rettore Massimo Egidi, e ancora Ugo Pagano e Massimo Di Matteo dell’università di Siena, Emiliano Brancaccio dell’università del Sannio, i giornalisti Marco Panara e Carlo Clericetti (Marcello de Cecco è stato anche editorialista di Repubblica e Affari&Finanza).
L’incontro di Lanciano, sarà preceduto venerdì 3 marzo da un’iniziativa promossa dalla Sapienza di Roma, a un anno dalla scomparsa del professor de Cecco, nel corso della quale verrà ufficializzata la costituzione dell’associazione “Marcello de Cecco” che come recita l’art.2 dello Statuto “persegue la promozione degli studi e delle ricerche scientifiche in materia di economia e finanza nella sua visione scientifica, che partiva da una prospettiva storica, con l’obiettivo di continuarne l’opera di promozione e diffusione della conoscenza come fattore di crescita civile”.