Gli investigatori hanno chiuso il cerchio su un pestaggio commesso lo scorso 8 marzo a Nocciano (Pescara) dove fu aggredito e rapinato un operaio 23enne del posto: trauma cranico e al torace con ferita alla testa e al ginocchio, per una prognosi di 15 giorni.
I carabinieri della Stazione di Catignano (Pescara), al termine di accurate indagini hanno identificato e arrestato stamani i tre responsabili dell'aggressione. Determinanti una una serie di testimonianze. Ai domiciliari sono finiti un 19enne di Nocciano (Pescara)) e due fratelli di Alanno (Pescara), di 19 e 20 anni. Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Pescara su richiesta del Pm Anna Benigni. La vittima dell'aggressione fu salvata da un automobilista di passaggio che suonando il clacson mise in fuga gli aggressori. Uno degli arrestati aveva nel profilo facebook alcuni post esaltanti i personaggi della serie televisiva "Gomorra". I militari hanno ricostruito i fatti, con la "vittima", che dopo essere stata avvicinata da uno degli aggressori in una piazzetta di Nocciano (Pescara), con un banale pretesto, è stata raggiunta da altri due ragazzi che l'hanno scaraventata a terra picchiandola poi con calci, pugni, e utilizzando anche due chiavi da meccanico, e impossessandosi anche del telefono cellulare del 23enne, poi salvato dall'intervento di un automobilista di passaggio che con il suono del clacson è riuscito a mettere in fuga gli aggressori. Le indagini hanno poi permesso di appurare che, dietro l'aggressione, c'erano rancori e banali conflitti tra i tre e l'operaio. Durante l'esecuzione delle misure ed a seguito delle perquisizioni domiciliari i carabinieri hanno rinvenuto i due attrezzi da meccanico, utilizzati per l' aggressione, e un giubbino sporco di sangue, verosimilmente della vittima. Uno degli arrestati aveva nel profilo facebook alcuni post esaltanti i personaggi della serie televisiva "Gomorra".