La corte d'Assise di Lanciano, in provincia di Chieti, ha condannato a 30 anni di reclusione Fabio Di Lello, l'uomo che il 1 gennaio scorso, a Vasto, aveva ucciso con tre colpi di pistola il 21enne Italo D'Elisa, il giovane che nel luglio scorso, aveva investito, uccidendola, la moglie di Di Lello, Roberto Smargiassi. La procura aveva chiesto l'ergastolo.I giudici hanno ricosciuto la premeditazione nell'omicidio. La Corte ha anche stabilito una provvisionale di 40 mila euro a favore dei genitori e del fratello della vittima.
Il processo lo iniziamo ora. Leggeremo le motivazioni della sentenza che sarà depositata fra 90 giorni e faremo appello con la stessa strategia. Non commentiamo mai le sentenze, ma le impugniamo". Così gli avvocati difensori di Fabio Di Lello, Pierpaolo Andreoni e Giovanni Cerella. "Alla lettura del dispositivo Fabio ci ha abbracciati e si è sfogato con un pianto liberatorio. Forse ha capito la portata del suo gesto e in pochi secondi ha rivissuto sette mesi di dolore, iniziati con la morte della moglie Roberta Smargiassi. E' un ragazzo di 34 anni incensurato che per la prima volta ha visto un'aula di tribunale e nel modo più pesante". Nel dispositivo di sentenza, oltre alla condanna a 30 anni di reclusione, Di Lello è stato condannato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a tre anni di libertà vigilata al momento della fine della pena detentiva. Infine, al pagamento delle spese processuali alle parti civili. La Corte d'Assise ha posto sotto sequestro la pistola calibro 9 con la quale il primo febbraio scorso ha ucciso Italo D'Elisa.