Tre formali diffide, verso le pubbliche autorita', sono state successivamente inviate, in un solo mese, da alcune famiglie, che abitano a ridosso dell'impianto di asfalti "Pavimental" di Ortona.
Con le diffide si chiede che vengano arrestate le insopportabili emissioni di fumi da combustione e di altri gas nocivi da idrocarburi prodotti. Lo scrive Nuovo Senso Civico. Le famiglie, che vivono in case costruite prima dell'impianto, denunciano non solo l'illegittimita' della troppo vicina posizione alle abitazioni ma anche l'esercizio in arbitrio dell'attivita' visto che l'impianto non ha concluso il procedimento autorizzativo (AUA), pertanto non ci sono prescrizioni cautelative da attuare ne' aggiornamenti delle regole da seguire. Nonostante una preoccupante indagine epidemiologica agli atti (che ha rilevato i rischi sanitari e la pericolosita' delle lavorazioni) e ben tre procedimenti giudiziari passati e vinti - prosegue l'associazione - le famiglie non sono finora riuscite ad ottenere alcuna vigilanza o azione di moderazione e disciplina sulle attivita' della Pavimental. L'azienda ha, infatti, continuato imperterrita ad affermare un suo diritto ad affumicare l'aria dei vicini, di notte e di giorno (h24), senza alcun rispettoso ritegno. Le famioglie - prosegue la nota - sono sconcertate e sdegnate dall'immagine di omissiva inettitudine delle pubbliche autorita', che sembrano condividere con Pavimental una stolida mancanza di rispetto per i diritti e la salute dei comuni cittadini e un'impressionante incuria per le regole della civile convivenza. Le tre diffide, manco a dirlo, non hanno avuto alcuna formale risposta, da nessuno. Cosa si deve fare per avere qualche giustizia? Lo dicano le pubbliche autorita': lo dicano presto, perche' la sopportazione delle famiglie sta gia' traducendosi in disagi incresciosi e in pericolose malattie, che e' illusorio pensare colpiscano solo loro, conclude Nuovo Senso Civico.