Al Banco Alimentare dell'Abruzzo un convegno con interventi e testimonianze sul valore della collaborazione non profit-Giustizia. Presente il sottosegretario Chiavaroli
La carità come esperienza che collabora alla rinascita di chi deve scontare una pena: carità proposta e vissuta in contesti sociali come il Banco Alimentare dell'Abruzzo o la Caritas, dove da anni i tribunali abruzzesi inviano persone - adulti e minorenni - che vengono "messe alla prova" o che devono scontare pene alternative. Di questo si parlerà venerdì 5 maggio 2017 alle 18.00 al Banco Alimentare dell'Abruzzo in via Celestino V a Pescara, nel corso del convegno "Quando la carità (ri)educa. L'esperienza delle pene alternative in contesti sociali", promosso nell'ambito delle iniziative per i venti anni del Banco Alimentare dell'Abruzzo.
Un convegno che vuole essere una proposta a tutto il mondo del volontariato abruzzese a conoscere da vicino la ricchezza di questa collaborazione con il mondo della giustizia intrapreso da anni dal Banco Alimentare e dalla Caritas. Autorevoli gli interventi in programma. Dopo i saluti istituzionali, interverranno Maria Rosaria Parruti, presidente Tribunale di Sorveglianza di L'Aquila, che fornirà un quadro d'insieme sulla legge italiana e gli aggiornamenti normativi, Nicola Boscoletto, presidente Officina Giotto (Padova), che parlerà della forza educativa e rieducativa delle attività che da anni porta avanti con i detenuti della città veneta, Cosimo Trivisani, direttore Banco Alimentare dell'Abruzzo, con il racconto delle esperienze migliori che da anni il Banco porta avanti in Abruzzo per ridare speranza e coraggio a tanti, don Marco Pagniello, direttore Caritas Pescara, con un intervento sul valore della collaborazione Chiesa-Giustizia. Prevista, infine, anche una testimonianza di chi ha scontato una pena alternativa al Banco Alimentare. Le conclusioni saranno a cura della senatrice Federica Chiavaroli, sottosegretario di Stato alla Giustizia, che parlerà di cosa è stato fatto, cosa resta da fare, cosa si può e si deve fare. Coordina i lavori Marco Camplone, giornalista e responsabile relazioni esterne De Cecco.
Il convegno gode del patrocinio del Ministero della Giustizia e del Comune di Pescara.