Il Direttore dell'Aca Bartolomeo Di Giovanni e il Direttore Tecnico Lorenzo Livello risultano indagati per il reato di inquinamento ambientale causato dallo sversamento di 161.000 metri cubi di reflui dal sistema degli scolmatori dell'impianto fognario di Pescara direttamente alla foce del mare Adriatico.
I due avvisi di garanzia sono stati notificati nei mesi scorsi dopo che le analisi avevano mostrato il forte inquinamento dell'acqua di mare da escherichia coli. L'indagine condotta dal Procuratore Capo delle Repubblica di Pescara Cristina Tedeschini e del Sostituto procuratore Andrea Papalia è volta ad accertare le cause dell'inquinamento della foce del Fiume Pescara. Il fronte dell'inchiesta mira anche ad accertare il mancato utilizzo delle vasche di equalizzazione esterne al Depuratore Comunale di Via Raiale mai entrate in funzione che avrebbero costituito un volume di accumulo per le acque di prima pioggia, fortemente inquinate, evitando lo scarico degli scolmatori direttamente alla foce del fiume Pescara. Oggi intanto i Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Pescara e della Stazione di Torre dei Passeri hanno posto sotto sequestro, Gip Nicola Colantonio, uno scarico di un centro di autodemolizione nei pressi di Rosciano, che scaricava i reflui derivanti dalla lavorazione direttamente sulla sponda del fiume Pescara con valori di idrocarburi pesanti e zinco superiori di oltre 100 volte i limiti di legge.