Nascondeva in casa un vero e proprio arsenale. Protagonista della vicenda e' un operaio di 39 anni, incensurato, nato a Pescara e residente a Montesilvano, che e' finito agli arresti domiciliari con l'accusa di porto e detenzione illegale di arma clandestina comune da sparo, munizioni, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L'uomo, nella notte tra sabato e domenica, era a bordo della sua auto, quando e' stato fermato per un controllo in viale Marconi, a Pescara, dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile. Sottoposto a perquisizione, i militari si sono accorti che il 39enne nascondeva in bocca tre grammi cocaina. I controlli sono stati quindi estesi all'abitazione dell'operaio, dove sono state rinvenute e sequestrate diverse armi e munizioni. Si tratta di una pistola Beretta calibro 6,45 risultata essere oggetto di furto denunciato a Lariano (Roma); un'arma di fabbricazione artigianale del tipo "minolux", costituita da un cilindro cavo della lunghezza complessiva di 14 cm, provvista di otturatore a mano e priva di matricola; otto munizioni calibro 38 SW; quattro pugnali bilama di varia lunghezza; un contenitore in metallo contenente 220 grammi di polvere da sparo; due fucili da caccia, non regolarmente denunciati, che sono stati conseguentemente sequestrati penalmente, unitamente al relativo munizionamento, per omessa denuncia di detenzione di arma ed omessa comunicazione di cambio del luogo di detenzione. Le armi saranno oggetto di successivi accertamenti. Trovati e sequestrati anche altri due grammi di cocaina e un bilancino elettronico.