“Il Comitato Regionale Via ha espresso parere positivo alle integrazioni fornite sul Progetto Masterplan per la deviazione del Porto canale di Pescara, fornendo 7 prescrizioni di cantiere e una sola di merito, ovvero l’approfondimento, in fase di progettazione esecutiva, del livello di sicurezza idraulica del tratto finale del fiume Pescara in seguito alla realizzazione delle nuove opere di completamento e potenziamento dello scalo previste.
Una decisione che di fatto riavvia l’intera procedura, superando il pasticcio ereditato dal precedente Governo regionale del Presidente D’Alfonso che, aveva rimediato, lo scorso 4 dicembre, la bocciatura del Comitato regionale. Da questo momento riparte il countdown per entrare nella fase esecutiva”. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio regionale Sospiri ufficializzando il passo avanti realizzato nella procedura del Masterplan del porto. “Come auspicato, la riunione del Comitato Via, svoltasi ieri, è stata decisiva e determinante – ha sottolineato il Presidente Sospiri -. All’esame del Comitato sono andate le integrazioni che gli uffici hanno fornito alle opere di completamento degli interventi già autorizzati dal Comitato nel 2016, ovvero l’integrazione del pennello di foce e l’emersione della barriera sommersa in massi naturali radicata a terra. Scopo delle opere è quello di migliorare, in modo sensibile e concreto, le condizioni di sicurezza della navigazione, delle condizioni ambientali con intercettazione dei sedimenti marini a monte della foce del fiume evitando la loro miscelazione con i limi fluviali e, infine, miglioramento delle condizioni di intercettazione e deflusso del fiume”. Otto le prescrizioni impartite dal Comitato VIA “tra cui – ha continuato il Presidente Sospiri – la delimitazione, con il Comune di Pescara e con il Wwf, delle aree di vegetazione predunale e delle zone di nidificazione del fratino; il divieto di posizionare sull’arenile i materiali di cantiere demoliti; l’acquisizione delle autorizzazioni per il dragaggio, ripascimento e riutilizzo dei sedimenti; l’utilizzo della viabilità comunale per il trasporto dei massi nel rispetto della mappatura acustica del Comune; il divieto di emissione di inquinanti, comprese le polveri del Pm10, nell’aria; il rilievo della linea di costa a 300 metri a nord delle opere realizzate e a sud dell’imboccatura del porto turistico; l’obbligo del riutilizzo delle sabbie accumulate per il ripascimento delle spiagge una volta completate le opere. E infine, come prescrizione di merito, l’approfondimento ulteriore, in fase di progettazione esecutiva, del livello di sicurezza idraulica della parte finale del fiume Pescara in funzione della modifica del tratto terminale stesso. A questo punto – ha ancora detto Sospiri – accesi tutti i riflettori, forti del parere del Comitato VIA, possiamo restituire slancio a un’opera portuale fondamentale che ha ricadute economiche enormi, pensiamo alla flotta commerciale, ai collegamenti con la Croazia, e alla balneazione”.