Le nuove aliquote regionali IRPEF fanno esplodere la polemica in Abruzzo. L’aumento delle tasse per la fascia media della popolazione arriva al +1,50%, raggiungendo il 3,23% per lavoratori e pensionati e toccando il tetto massimo del 3,33% per i redditi più alti.
Nel frattempo, il lieve abbassamento dello 0,1% per i redditi minimi viene definito dalle opposizioni "uno specchietto per le allodole", accusando la Giunta Marsilio di mascherare un aumento complessivo del +1,60% con una finta riduzione. Le critiche più dure arrivano dal Patto per l'Abruzzo, formato da Pd, Movimento 5 Stelle, Avs, Riformisti, Azione e la civica Abruzzo Insieme, che accusano il centrodestra di imporre sacrifici ai cittadini senza migliorare i servizi, soprattutto nel settore sanitario.
"Gli abruzzesi pagheranno due volte: prima con tasse più alte, poi con un sistema sanitario inefficiente e carente", denunciano le opposizioni, evidenziando dati allarmanti su mobilità passiva, lunghe liste d’attesa e carenza di medici di base per circa 62mila cittadini. I consiglieri regionali del M5S Erika Alessandrini e Francesco Taglieri non usano mezzi termini: "Marsilio e la destra abruzzese, dopo anni di promesse su ‘meno tasse’, oggi certificano il loro fallimento: coprono i buchi di bilancio con nuove imposte. E mentre a Roma il governo Meloni parla di tagli fiscali, in Abruzzo il centrodestra aumenta le tasse regionali".
Secondo l’opposizione, l'aumento delle aliquote è una diretta conseguenza della gestione sanitaria degli ultimi anni, con il sistema pubblico al collasso e l’Abruzzo al penultimo posto in Italia per servizi sanitari e prevenzione. Le opposizioni mettono in discussione l’uso delle risorse regionali, accusando la Giunta Marsilio di aver finanziato eventi e sponsorizzazioni invece di destinare fondi alla sanità. "Dal 2011 gli abruzzesi versano imposte destinate alla sanità, ma nel 2025 solo 20 milioni su 130 saranno accantonati per il comparto salute, mentre il resto è stato utilizzato per altre politiche". L’attacco si conclude con una richiesta esplicita: "Marsilio e la Giunta si dimettano. Gli abruzzesi meritano una gestione più trasparente ed efficace delle risorse pubbliche". La battaglia sulle tasse è solo all’inizio, ma il malcontento dell'opposizione sembra destinato a crescere.