Il punto della situazione a 18 mesi dall’istituzione dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione in Abruzzo
Il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca, incaricato di seguire anche questo strategico e delicato comparto dal mese di luglio 2018, interviene sul tema della ricostruzione post-sisma 2016/17 allo scopo di evidenziare lo stato dell’arte delle attività sinora condotte dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR), per precisare e correggere puntualmente alcune notizie infondate, e quelle in via di attuazione nell’immediato futuro.
«Al fine di fare corretta informazione - dichiara il Sottosegretario - e riconoscere il buon operato di questa Regione in rappresentanza della Comunità interessata dai danni del sisma 24 agosto 2016 e seguenti repliche, vanno fatte alcune considerazioni circa l’iter costitutivo del proprio Ufficio Speciale Ricostruzione. Come è noto, l’Abruzzo fu interessato da un evento calamitoso dato dalla risultante di due eventi concomitanti (sisma e nevicata eccezionale del gennaio 2017) la cui sovrapposizione ha causato notevoli danni ad abitazioni e attività produttive. Ciò ha comportato che sulle quattro regioni del centro Italia, si è venuto a generare una eterogeneità del danno, in Abruzzo diverso da quello delle altre tre regioni. Tant’è vero che, a seguito della eccezionale nevicata, la Regione Abruzzo ha riconosciuto l’allargamento dell’area cratere, passando dai 14 comuni a 23. La Regione Abruzzo, passata la gestione emergenziale, dai primi di febbraio avviò la materiale costituzione dell’U.S.R., con la nomina del Direttore il 6 marzo 2017 - le altre tre regioni del centro Italia erano già operative dal settembre del 2016 - e l’articolazione dell’ufficio (DGR n.267 del 22 maggio 2017) con n.19 unità tecnico/amministrative (n.7 provenienti da convenzione Invitalia/Fintecna, n.5 in comando da Regione Abruzzo e n.7 in comando da struttura commissariale)».
«Fatta tale sintetica premessa (per i dettagli vedasi report Allegato) - argomenta il Sottosegretario -, ultimata l’attività di rilievo del danno sul patrimonio pubblico e privato e considerato il numero di domande di contributo depositate in piattaforma MUDE, si rileva come la Regione Abruzzo
evidenzia un volume di danno equivalente a quello dalla somma dei danni di Umbria e Lazio (vedasi prospetto seguente da report Allegato). A fronte di quanto sopra, l’Ordinanza n. 26 del 29 maggio 2017, ai fini della copertura delle spese di funzionamento degli USR, assegna una ripartizione percentuale delle risorse (Abruzzo 10%, Lazio 14%, Marche 62% e Umbria 14%) non commisurata alla mole di lavoro delle singole Regioni. Considerato lo stato dell’arte dell’attività posta in essere dall’U.S.R. Abruzzo (94 decreti di contributo per un importo pari ad € 20.001.745) e vista la mole di pratiche presentate e ancora in compilazione, può affermarsi che molto è stato fatto e molto resta ancora da fare. Per consentire all’ufficio un’attività a regime così come registrato nelle viciniori Regioni, si rende necessario portare a completamento l’organico del personale con ulteriori risorse tecniche ed amministrative, portandolo dalle attuali 29 a 50 unità».
«Dalle notizie assunte presso l’USR - continua Mazzocca -, preme evidenziare taluni aspetti assolutamente non secondari:
1) I numerosi adempimenti e le relative complesse procedure legate alla ricostruzione, hanno sin da subito reso palese la necessità di implementazione del personale. Tale circostanza ha indotto l’U.S.R. a ricorrere ad un bando per il reclutamento presso le Pubbliche Amministrazioni di idoneo personale. Il bando pubblicato nel mese di dicembre ha visto, previa valutazione curriculare, una selezione mediante colloquio nel mese di febbraio. L’U.S.R., nella considerazione che le unità lavorative al mese di luglio erano complessivamente 28, al fine di raggiungere l’obiettivo di implementazione del personale ha provveduto allo scorrimento delle graduatorie sia per quanto attiene la figure tecniche con qualifica di Funzionario e di Istruttore, sia quelle riferite alle qualifiche di Amministrativo Contabile. Purtuttavia non vi è stata da parte del personale ritenuto idoneo nelle selezioni svoltesi nel mese di febbraio alcun assenso al comando. Tale situazione ha indotto l’Ufficio a dover necessariamente ricorrere alla copertura di posti attraverso due tipologie di reclutamento di personale a tempo determinato.
2) Un primo immediato reclutamento riguarda l’attingimento alle graduatorie Formez/Ripam per l’assunzione di ulteriori 15 unità lavorative (n.11 Istruttori Tecnici, n.2 Istruttori Contabili e n.2 Istruttori Amministrativi).
3) Tra le altre procedure di assunzione vi è anche quella per la quale l’ufficio è in attesa dell’assegnazione, sempre attraverso contratti interinali, per ulteriori n° 6 unità tecniche, dopo le risultanze della gara d’appalto per conferimento di lavoro interinale indetta dall’U.S.R. Marche, procedura avviata per l’assegnazione di personale agli U.S.R. delle 4 regioni interessate.
4) Una ulteriore possibilità che si sta sondando, stante la carenza di organico sia dell’USR che dell’Ater di Teramo, riguarda l’impiego del personale di Abruzzo Engineering (società interamente della Regione), che annovera diverse professionalità già formatesi sul campo (ricostruzione sisma 2009). Al momento la norma non prevede la possibilità di impiegare detto personale di cui sopra, tanto che il Vice Commissario, per tramite della struttura commissariale, si è adoperato a che venisse proposta idonea modifica finora rigettata dal Governo. Detta modifica, che potrebbe essere introdotta nell’ambito dell’annunciato Decreto "Genova", qualora venisse accolta non comporterebbe alcun aggravio di spesa. Inoltre, al fine di supportare idoneamente l’attività dell’Ater di Teramo, su cui gravano gli effetti di un elevato numero Ordinanze di Sgombero effettuate a suo tempo dal Sindaco di Teramo (ndr. edifici ATER di Colleatterrato), il Vice Commissario Lolli si appresta a sottoscrivere un apposito Protocollo d’Intesa.
5) È stata finalmente pubblicata l’Ordinanza Commissariale n. 64 del 6 settembre 2018, recante: "Approvazione del 1° Piano degli interventi sui dissesti idrogeologici nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016". La promulgazione di tale atto, attestante fra l’altro la completa copertura finanziaria degli impegni assunti fin dal 18 gennaio 2018 e comunicati per tempo ai Comuni beneficiari, consentirà di procedere speditamente ad attuare i quattro interventi interamente finanziati per complessivi 15 milioni di euro con il “1° Piano degli interventi sui dissesti idrogeologici” nel territorio della Regione Abruzzo, ovvero gli interventi di messa in sicurezza dei fenomeni franosi nei Comuni di Campli (Loc. Castelnuovo, per €. 5.950.000,00), Civitella del Tronto (loc. Ponzano, per €. 3.500.000,00), Atri (Loc. Casoli, per €. 4.550.000,00) e Cortino (Loc. Padula, per €. 1.000.000,00). Per i dettagli si rimanda alle specifiche schede nel report Allegato. I Comuni, individuati quali soggetti attuatori, hanno avviato un elevato livello di interlocuzione con l’Ufficio preposto, ad esclusione del Comune di Atri del quale l’USR attende ancora il preliminare studio di fattibilità.
6) Riguardo, infine, alcuni rilievi mossi all’USR dai Comuni di Montereale e Pizzoli in relazione alla situazione in essere in Alto Aterno, come già preannunciato da tempo si procederà alla celebrazione di uno specifica seduta del 'Tavolo per la Ricostruzione' nella quale verrà affrontata ogni tipo di problematica, sia reale che virtuale, sia diretta che indotta.