"In Abruzzo non c'è più il centrodestra, c'è una destra che vuole conquistare il governo della Regione. Non si può chiamare più centrodestra quella coalizione. I moderati, popolari, i democratici, i liberali possono stare con noi, questa è la coalizione inclusiva".
Lo ha detto Giovanni Legnini, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni del prossimo 10 febbraio, inaugurando il comitato elettorale a Pescara. L'ex vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura ha preso spunto dalla visita di due giorni in Abruzzo del ministro Matteo Salvini "per promuovere quella candidatura che menziona timidamente", quella del senatore Marco Marsilio (Fdi). "Persona rispettabile - ha aggiunto Legnini - ma è nato e cresciuto politicamente a Roma, rappresenta la destra romana. Non si era mai verificato nella storia democratica dell'Abruzzo che la coalizione in partenza più forte tentasse di commissariare la nostra regione, e non lo dico io, ma autorevoli esponenti del centrodestra abruzzese". Ricordando poi la sua esperienza di quattro anni "in un organo di garanzia", Legnini ha sottolineato la sua volontà di indipendenza nella coalizione che lo sosterrà e che si farà portavoce dei "valori della sinistra democratica, del progressismo, dell'ambientalismo, che devono coesistere con i valori del moderatismo, della democrazia liberale, delle esperienze popolari". "Indipendenza - ha concluso Legnini - che si coniuga con collegialità, che saranno della Giunta e del Consiglio regionale".