"Gli episodi di sciacallaggio all'Hotel Rigopiano sono un'offesa a chi in quell'area ha perso la vita ed alle famiglie che vedono per l'ennesima volta violato un luogo di dolore e di meditazione. Pertanto con i miei assistiti sto valutando l'ipotesi della costituzione di parte civile anche nei processi a carico di tali soggetti, i quali forse, così, si renderanno conto della gravità del loro gesto".
Così l'avvocato Romolo Reboa, che insieme ai legali Roberta Verginelli, Maurizio Sangermano e Gabriele Germano assiste Giampaolo Matrone, uno dei superstiti del disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) e i familiari delle vittime Valentina Cicioni, Marco Tanda e Jessica Tinari, dopo che ieri due persone sono state denunciate per violazione di sigilli e furto aggravato in concorso. La coppia era stata sorpresa a bordo di un'auto, poco distante dalle macerie dell'hotel travolto da una valanga il 18 gennaio del 2017, con 130 chili di rame che sarebbero stati prelevati nell'area ancora sottoposta a sequestro.