Il sindaco di Penne, Mario Semproni, ha chiesto un incontro urgente al direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, per individuare un percorso alternativo al declassamento del presidio ospedaliero "San Massimo".
La struttura ospedaliera pennese, dal prossimo primo giugno, come stabilito dalla riforma sanitaria regionale, sara' declassata a ospedale di area disagiata, perdendo di conseguenza reparti e servizi. "La scelta operata dai vertici della Regione Abruzzo non sara' supinamente accettata", afferma il primo cittadino che parla di decisione "promossa con l'illusione di razionalizzare la spesa nel comparto sanitario regionale a danno evidentemente degli utenti". Secondo il primo cittadino "si rischia di indebolire solo il diritto alla salute dei cittadini dell'Area vestina, gia' penalizzati per l'assenza di idonee infrastrutture stradali di collegamento con la costa". Semproni ricorda che "recentemente i sindaci dei comuni dell'area vestina hanno sottoscritto un documento 'politico' nel quale hanno invitato i legislatori regionali a sospendere - attraverso l'intervento del Consiglio regionale - gli effetti del Piano di riqualificazione del sistema sanitario abruzzese 2016-2018. I numeri per fermare questo scempio", afferma, "ci sono".