Anche quest'anno Guardiagrele (Chieti) è al primo posto tra i comuni italiani medio-piccoli per la donazione degli organi. Al secondo posto c'è Quadri, altro comune della provincia di Chieti, e al terzo Sante Marie, in provincia dell'Aquila. Pescara invece è tra le prime dieci grandi città italiane più generose. È quanto emerge dalla quinta edizione dell'Indice del Dono, il rapporto del Centro nazionale trapianti (Cnt) che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d'identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni
L'Indice è stato pubblicato in vista della 26ma Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica prossima 16 aprile: i valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.
Guardiagrele ha raggiunto un indice di 88,76/100, grazie a un tasso di consensi del 98,6% (424 sì registrati nel 2022, contro 6 no) e a un'astensione molto bassa, solo il 24,3%. La cittadina teatina, seconda nella classifica 2021, ha scalzato dalla vetta il comune trentino di Primiero San Martino di Castrozza. Significativo anche il risultato di Pescara, nona tra le città oltre i 100mila abitanti con un indice del dono di 63,52/100 (consensi 78,5%, astenuti 51,3%): è l'unico capoluogo del centro Sud a entrare nella top 10 delle maggiori città italiane.
Tra le province, è Chieti ad avere i risultati migliori: è 57° su 107 a livello nazionale. Seguono L’Aquila (66°), Pescara (74°) e Teramo (87°). Complessivamente l'Abruzzo è risultato 15° tra le regioni italiane, stessa posizione del 2021, con un indice del dono di 56,87/100 (consensi alla donazione: 66,4%), poco sotto la media nazionale che nel 2022 si è attestata a quota 58,64/100 (consensi 68,2%).