La puntata di domani sera della più celebre fiction d’Italia sarà ambientata tra le rovine del centro storico del Capoluogo abruzzese e nel parco della Basilica di Collemaggio. Le comparse saranno cittadini dell’Aquila. Nella puntata anche il piano di restauro del monumento, nato dalla collaborazione tra Comune dell’Aquila, Soprintendenza ai Beni Culturali, Università de L’Aquila, Università La Sapienza di Roma, Politecnico di Milano ed Eni
L’Aquila, 15 Settembre 2014 – Domani i Cesaroni saranno a L’Aquila: una parte di questa terza puntata della sesta serie sarà infatti ambientata nel Capoluogo abruzzese. L’appuntamento è su Canale 5 dalle 21.10.
Le scene girate all’Aquila
Tra i protagonisti di questa terza puntata della sesta serie c’è Sofia (interpretata dall’attrice ed ex Miss Italia Christiane Filangieri), la bella quarantenne da poco trasferitasi alla Garbatella con i suoi tre figli Nina (Margherita Vicario), Irene (Mihaela Dorlan) e Ivan (Riccardo Russo), che, in attesa di un importante colloquio, attraversa emozionata il centro storico semidistrutto della città. La scena clou della puntata è ambientata al Parco del Sole, davanti alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, anch’essa fortemente danneggiata dal terremoto che ha colpito il Capoluogo abruzzese nel 2009.
Fiction e sviluppo del territorio
“A L’Aquila si viene a lavorare con uno spirito diverso”, dice il regista della fiction Francesco Pavolini. “E’ importante girare in luoghi come questo, al fine di sensibilizzare le persone, a distanza di tre anni, su ciò che è successo”. I cittadini aquilani che hanno assistito alle riprese e recitato nella puntata come comparse, hanno accolto i Cesaroni con entusiasmo: sia per la popolarità della fiction, sia perché - come ha spiegato Sonia Fiucci, capocomparsa – “poter girare produzioni cinematografiche di qualsiasi genere su un territorio così bisognoso come quello dell’Aquila è vitale, anche per dare un segnale positivo di speranza e di rinascita a chi in questo momento ha perso un po’ tutto”.
Dare un segnale di rinascita ad un territorio martoriato come il cuore dell’Abruzzo è proprio l’intento che ha animato la scelta di girare una puntata all’Aquila: il progetto di restauro e parziale ricostruzione della Basilica di Santa Maria di Collemaggio è emblematico in questo senso. Particolarmente significativo, in questo contesto, il ruolo di Sofia, chiamata in qualità di architetto a far parte della squadra che seguirà i lavori.
Il piano di restauro della Basilica di Collemaggio
Il progetto, presentato recentemente all’Aquila, ha come obiettivo quello di restituire la Basilica alla cittadinanza entro il 2016. L’iniziativa nasce da un modello unico di collaborazione istituzionale che affida alla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici d’Abruzzo la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza; mentre le attività tecnico - scientifiche sono state garantite da un gruppo di università (Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma e l’Università de L'Aquila) integrato da geologi e ingegneri Eni. Questa alleanza tra pubblica amministrazione, università, città ed impresa offre un esempio operativo di efficienza, in cui Eni porta l’eccellenza del suo schema organizzativo, la qualità del suo sistema di gestione di progetti complessi e l’applicazione, in un ambito diverso, delle tecnologie più avanzate utilizzate per l’attività estrattiva.