La squadra, formata da Alessio Fabris, Danylo Lipskyi, Mal Tusuni e Paolo Scarpone, ha disputato una finale mozzafiato, cedendo la vittoria al Brasile per un solo punto allo scadere del tempo.
Guidati dal capo delegazione Antonello Passacantando, i giovani atleti hanno dimostrato grande determinazione, crescendo gara dopo gara fino a raggiungere il podio in un contesto di sana competizione internazionale. Complessivamente, la delegazione italiana ha portato a casa tre medaglie, testimonianza di talento e spirito di squadra.
Massimiliano Nardocci, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha commentato l’impresa sottolineando il valore formativo dello sport: “I nostri giovani atleti hanno dimostrato che il valore dello sport non si misura solo con le vittorie, ma con la capacità di vivere esperienze inclusive e arricchenti. Lo sport è palestra di vita: ogni gara è un’occasione di crescita personale e culturale che arricchisce il bagaglio educativo e umano di ciascuno, al di là del risultato finale”.
Anche Giacomo Molitierno, Dirigente dell’Ufficio V del Ministero dell'Istruzione e del Merito, ha espresso il proprio plauso, sottolineando l’importanza di queste esperienze per il rafforzamento dei valori di inclusione e impegno tra i giovani.
L’Italia chiude le giornate di gara con un bilancio altamente positivo: oltre alle medaglie, porta a casa una testimonianza forte di sportività, cultura e inclusione.