TAGLIACOZZO. I Carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo questa mattina hanno arrestato Daniele Luce, classe 1988, nella sua abitazione di Borgorose (RI).
L’arresto è su ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Avezzano, che si è convinto dei risultati emersi dalle indagini condotte dalla Compagnia di Tagliacozzo e dal Nucleo Investigativo dell’Aquila, coordinate dal pubblico ministero Maurizio Cerrato.
L’attività investigativa è cominciata subito dopo il fatto avvenuto nella notte tra il 1° e il 2 novembre scorso, quando uno sconosciuto ha lanciato tre ordigni esplosivi rudimentali sulla porta dell’abitazione e sull’auto di un sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri in congedo, residente a Magliano de’ Marsi. Quando l’uomo, svegliato di soprassalto dal rumore proveniente dall’esterno, si è affacciato dalla porta di ingresso, è stato raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco, che per un caso fortuito non lo hanno ucciso.
I rilievi tecnici hanno stabilito che l’attentatore ha dapprima lanciato tre ordigni tipo molotov, costituiti da palline decorative di Natale in vetro riempite di benzina, e poi ha imbracciato un fucile da caccia, esplodendo due colpi in rapida successione verso la vittima: il primo a pallini e il secondo a pallettoni calibro 12. Solo la reazione istintiva del destinatario dell’attentato, che una volta colpito dai pallini si è spostato dalla traiettoria di tiro, ne ha impedito la morte.
Subito dopo, il malfattore ha fatto perdere le proprie tracce.
La visione delle immagini della videosorveglianza installata fuori dalla casa della vittima e le dichiarazioni da questi fornite hanno condotto velocemente gli investigatori a propendere per l’ipotesi del delitto passionale. Pochi giorni dopo è stata sentita una donna straniera residente nella zona e le indagini si sono focalizzate su Luce.
Oltre alle dichiarazioni fornite dai protagonisti della vicenda e a tutti i riscontri concordanti, di grande importanza è stata una conversazione intercettata tra l’indagato e un suo amico, nella quale Luce si vanta che le pattuglie delle forze dell’ordine eviterebbero di controllarlo in quanto, a suo dire, intimorite dal fatto di sapere che lui avesse sparato a un carabiniere.
In casa dell’arrestato, che ha precedenti per reati in materia di armi, i militari hanno trovato e sequestrato una scacciacani con 55 colpi.
Luce si trova ora nel carcere di Avezzano e dovrà rispondere dei reati di tentato omicidio aggravato e premeditato, porto abusivo di armi da fuoco, fabbricazione di ordigni esplosivi.