L'incendio alla ditta Richetti, nell'area industriale di Sant'Atto a Teramo, non avrebbe causato nessun inquinamento dell'aria, almeno secondo i dati delle prime analisi effettuate dal laboratorio Arta, l'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente, del distretto provinciale de L'Aquila.
Al momento dei prelievi nelle postazioni di controllo esterne allo stabilimento "i composti organici volatili generati dall'incendio non risultavano rinvenibili a concentrazioni significative". Inoltre, dai valori registrati dalla centralina di monitoraggio della qualità dell'aria ubicata nel quartiere Gammarana di Teramo, che acquisisce anche i dati meteo, è emerso, sempre secondo l'Arta, come durante l'incendio della ditta Richetti i venti dominanti soffiavano da Ovest, pertanto la città di Teramo non è stata interessata dai fumi della combustione. "Ciò è confermato - spiega l'Arta - dal fatto che le concentrazioni degli inquinanti non hanno subito innalzamenti di rilievo". L'Arta ricorda, inoltre, come in prossimità dei capannoni bruciati sia in funzione dalle 14 di ieri, per 24 ore, un campionatore di aria ad alto volume in dotazione al distretto provinciale di Chieti in grado di acquisire molta aria da campionare in un breve lasso di tempo, consentendo la determinazione e il monitoraggio di sostanze normalmente presenti nell'aria in bassa concentrazione. Strumento, quest'ultimo, utile in particolare per campionare gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (Ipa) e altri microinquinanti gassosi. Appena gli esiti saranno noti verranno pubblicati sul sito istituzionale www.artaabruzzo.it. I risultati degli accertamenti svolti finora riguardano i prelievi effettuati nell'area del capannone industriale oggetto dell'incendio, in località Case Molino di Castellalto (Teramo), a Bellante Stazione (Teramo), nell'area della piazzetta di Sant'Atto, nel piazzale antistante il centro commerciale "Brico Io" nella frazione teramana di San Nicolò a Tordino e a Bellante paese. In attesa dei risultati finali delle analisi svolte per le rispettive competenze da Arta, Asl Teramo e Istituto Zooprofilattico, i sindaci di Teramo, Castellalto, Mosciano Sant'Angelo e Bellante hanno emanato le ordinanze cautelative a tutela della salute pubblica, pubblicate sui relativi siti istituzionali.