Nell’ambito di specifici servizi disposti dal Questore di Teramo per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti in città, soprattutto in siti ordinariamente frequentati da ragazzi, nella mattinata di sabato personale della Squadra Mobile, diretta dal V.Q.A. Roberta Cicchetti, all’interno della Villa Comunale di Teramo ha tratto in arresto in flagranza di reato due cittadini nigeriani resisi responsabili di spaccio di sostanza stupefacenti.
A seguito di prolungata attività di osservazione i predetti cittadini nigeriani venivano riscontrati cedere, proprio all’interno del succitato parco, gr. 3 di marijuana a quattro ragazzi minorenni, italiani e residenti a Teramo, di età compresa tra i 14 ed i 17 anni.
Lo stupefacente era stato poco prima prelevato tra la vegetazione presente sui lati del “ponticello” e poi nuovamente occultata alla base di un albero, in attesa degli acquirenti. Nel frattempo, venivano presi contatti con il gruppo di minorenni ai quali veniva ceduta la sostanza dietro pagamento di euro 15,00.
I due detenevano ulteriore marijuana frazionata in 6 dosi del peso complessivo di gr. 10,08 con l’evidente fine di cederla ad altro gruppo di 5 ragazzi minorenni, 3 uomini e 2 donne, (1 albanese, 2 romene e 1 italiano) di età compresa tra i 16 ed i 17 anni, residenti in provincia, con i quali, poco prima,si erano intrattenuti a parlare, sempre all’interno della villa comunale.
All’atto dell’intervento del personale operante uno dei due provava a disfarsi dello stupefacente gettandolo nel laghetto.
I due cittadini nigeriani erano diventati, dunque, punto di riferimento per adolescenti in cerca di marijuana.
L’attività di spaccio risulta aggravata non solo dalla circostanza della cessione di stupefacente a minorenni ma anche dal fatto che nell’adiacenze della villa Comunale vi è una scuola media comunale il cui parcheggio esterno confina con la villa comunale che ad esso è collegata per il tramite di un attraverso pedonale. Nelle vicinanze vi è anche una scuola comunale di infanzia e primaria.
I due extracomunitari si trovano ora ristretti nella locale Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica. Ad uno di loro era stata rigettata la richiesta di asilo politico e questi, peraltro, aveva presentato ricorso. Attualmente è ospitato in un CAS (centro di Accoglienza Straordinaria) sito in Provincia. L’altro cittadino nigeriano è titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari, attualmente era ospitato presso lo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Teramo.