Venerdì 22 Novembre 2024

Terremoto e maltempo: Cgil, Cisl e Uil aprono "Vertenza Abruzzo"

27/03/2017 - Redazione AbruzzoinVideo

I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil aprono la "Vertenza Abruzzo" e propongono una decalogo delle priorita' per uscire dall'emergenza e rilanciare lo sviluppo economico e occupazionale. "C'e' bisogno di proposte unitarie e di un confronto serrato fra le parti sociali, istituzioni, governo", esortano i segretari Sandro Del Fattore (Cgil), Maurizio Spina (Cisl) e Michele Lombardo (Uil). "L'Abruzzo e' nuovamente precipita

"L'Abruzzo e' nuovamente precipitato nell'emergenza a causa delle micidiali devastazioni causate dal maltempo e del terremoto. Si acuisce la spinta temibile allo spopolamento delle aree interne, a causa della vulnerabilita' strutturale di quelle zone. La lieve ripresa rischia di affievolire la sua capacita' di tenuta". Apre il decalogo delle proposte sindacali il confronto sulle emergenze. "E' necessario concordare col ministro della Coesione", sostengono Del Fattore, Spina e Lombardo, "un piano di rafforzamento amministrativo attraverso il Pon-Governance nazionale per mettere in condizione la nostra Regione di avere il supporto necessario". Al secondo punto, figura l'apertura di un confronto urgente col governo sulla programmazione per completare la dotazione 2014-2020 e "riaprire un flusso di risorse ordinarie, in particolare in conto capitale". I sindacati suggeriscono poi di riattivare la cabina di regia del credito e avviare politiche attive e passive del lavoro, invocano provvedimenti speciali del governo per l'Abruzzo, come l'estensione degli ammortizzatori sociali in deroga e il rafforzamento delle aree di crisi, e un piano d'investimenti per potenziare la sanita' territoriale, oltre all'eliminazione del super ticket regionale. "La Giunta regionale", aggiungono i segretari, "deve favorire l'integrazione socio-sanitaria con un piano condiviso. Le politiche sociale hanno bisogno di risorse economiche per garantire i servizi essenziali ai disabili, agli anziani, ai bambini e alle famiglie".

CONDIVIDI: