Un tragico insieme di sisma, maltempo, gelo, blackout ed esondazioni" che hanno provocato soltanto per le piccole imprese del commercio e del turismo abruzzesi più di 50 milioni di danni. A fare i conti è la Confesercenti in una nota nella quale si stima che nella regione circa un'impresa su tre dei due settori - per un totale di oltre 6mila attività - sia stata colpita direttamente o indirettamente dalla serie di catastrofi.
"Di fronte a catastrofi del genere - si legge nella nota-, bisogna rimanere uniti nel segno della massima solidarietà, evitando colpevolizzazioni premature e troppo spesso strumentali. E' impossibile, però, non chiedersi se non sia necessario ripensare la rete di protezione del nostro territorio alla luce di quanto accaduto in questi giorni e nel recente passato. Servono strumenti differenti: ad esempio pensiamo a un'assicurazione regionale contro le catastrofi naturali, magari anche di natura privata, destinata alle attività produttive. Uno strumento - che potrebbe essere coordinato dalle Camere di Commercio e alimentato dai contributi che le imprese già versano ogni anno - che permetta di rendere disponibili subito risorse economiche aggiuntive per far fronte a emergenze di questo tipo, ed evitare così i tragici effetti dell'interruzione dell'attività economica".