Venerdì 22 Novembre 2024

Via Verde, Febbo: nessun rischio per la sua ultimazione I lavori della Via Verde contrastano con il Parco della Costa Teatina

01/04/2019 - Redazione AbruzzoinVideo

“In merito all'articolo di stampa odierno secondo il quale due tratti della pista ciclabile della Via Verde rischierebbero lo stop dei lavori, occorre fare alcune precisazioni utili per non creare infondati allarmismi”. Queste le dichiarazioni dell’Assessore Regionale al Turismo, Mauro Febbo che afferma quanto segue.

“Come già fatto in occasione della visita istituzionale al fianco del Presidente Marsilio per verificare i danni dell’erosione e spiegare ai sindaci le misure che avremmo messo in campo per contrastare tale fenomeno, ribadisco che i lavori non sono in discussione visto che per far fronte a tali necessità stiamo esaminando il recupero delle economie sugli interventi in essere”.

“Il tratto di pista ciclabile richiamato, inoltre, prosegue l’Assessore Febbo, rientra nel progetto della “Bike To Coast”, 131 km da Martinsicuro a San Salvo, interessato dalla “Ciclovia Adriatica”. Per questo intervento, ambizioso e con finanziamenti certi, lunedì 1 aprile nella seduta della giunta regionale verrà approvato il Protocollo d’Intesa con il Ministero dei Trasporti e le regioni interessate. Inoltre, entro il mese di aprile, a Pescara, presso l’Assessorato al Turismo, si riunirà il tavolo tecnico della “Ciclovia Adriatica” con la partecipazione delle regioni Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia”.

“L’attenzione per lo sviluppo della nostra costa e del suo turismo da collegare con quello delle aree interne è massima. Rassicuro, pertanto, gli amministratori e i cittadini sulla certezza dei finanziamenti e sull’impegno nell’ultimazione della pista ciclabile della Via Verde per lanciare una nuova idea di turismo, così come ho già dato rassicurazioni sulla non realizzazione del Parco Nazionale della Costa Teatina. Un progetto, per come impostato, talmente ingessante che avrebbe impedito anche la realizzazione della Via Verde stessa. D’Altronde – conclude Febbo - il PD e i “finti ambientalisti” hanno avuto a disposizione 5 anni per realizzarlo. Perché non sono riusciti nell’intento?”

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