Lunedì 25 Novembre 2024

ABRUZZO: SABATO PROSSIMO TORNA LA COLLETTA ALIMENTARE

22/11/2018 - Redazione AbruzzoinVideo

 Sabato 24 novembre si celebrerà la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: il Banco Alimentare Abruzzo-Molise ha presentato a Pescara le iniziative che riguarderanno le due regioni. 

Sono 450 i punti vendita di Abruzzo e Molise che aderiscono all'iniziativa, promossa per il 22/o anno consecutivo dalla Fondazione Banco Alimentare. Il cibo raccolto verrà distribuito ai 213 enti caritativi abruzzesi e molisani convenzionati con il Banco Alimentare dell'Abruzzo, che assistono quotidianamente quasi 35mila persone povere delle due regioni, e andrà ad integrare quanto raccolto durante l'anno dall'industria agroalimentare, grande distribuzione organizzata, e dai canali solidali dell'Unione Europea. Si parla di alimenti buoni, ma destinati al macero in quanto eccedenza per ragioni commerciali o di errata etichettatura. Nel 2017, in Abruzzo e Molise sono state ben 2.030 (di cui 225 dalla Colletta Alimentare 2017) le tonnellate di prodotti recuperate e donate agli indigenti. Il cibo raccolto verrà immediatamente distribuito ai 177 enti caritativi abruzzesi convenzionati con il Banco Alimentare dell’Abruzzo, che assistono quotidianamente 29.732 persone povere della regione, e andrà ad integrare quello raccolto durante tutto l’anno dall’industria agroalimentare, grande distribuzione organizzata, o proveniente dai canali solidali dell’Unione Europea: cibo assolutamente buono ma destinato al macero in quanto eccedenza per ragioni commerciali o di errata etichettatura. Nell’intero 2017, in Abruzzo sono state ben 1.764 (di cui 193 dalla Colletta Alimentare 2017) le tonnellate di prodotti recuperate e donate agli indigenti da questa “catena della solidarietà” che fa parte della Rete Banco Alimentare, coordinata dalla Fondazione Banco Alimentare e composta da ventuno sedi locali. Una rete che assiste in Italia 1.580.000 bisognosi mediante 8.042 enti convenzionati. In Abruzzo i volontari saranno circa 4 mila, riconoscibili come sempre dalla ormai famosa pettorina gialla, espressione di varie realtà come le associazioni di alpini, carabinieri e bersaglieri ma anche protezione civile, volontariato, parrocchie e molto altro. La novità per l’edizione 2018 della Colletta Alimentare è che, per intercettare e coinvolgere il maggior numero di persone, sarà possibile aderire anche facendo la spesa online sulle piattaforme di alcune grandi catene di distribuzione. “Purtroppo – commenta Luigi Nigliato, presidente del Banco Alimentare dell’Abruzzo - la povertà oggi è fenomeno gravissimo e in crescita che richiede forti manovre strutturali ma anche e soprattutto forme di intervento e solidarietà immediate. L’annuale Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è una chiamata ormai stabile, proposta a tutti i cittadini che chiede un aiuto immediato come la spesa, pone una forma di attenzione al tema povertà e propone un impegno possibile sotto varie forme, richiamando la responsabilità personale, combattendo il fatalismo e la rinuncia”. “In un momento storico di forti disparità sociali ed economiche, la lotta allo spreco alimentare gioca un ruolo decisivo nel ridurre l’impatto ambientale della produzione di alimenti e nell’assicurare un’adeguata disponibilità di cibo per le generazioni attuali e future – ha commentato l’assessore regionale alle Politiche Sociali Marinella Sclocco –. Solo in Italia produciamo circa 5,6 milioni di tonnellate di alimenti in eccedenza. Alimenti che in larga parte vengono buttati. Un danno enorme, se consideriamo che si tratta di una quantità di cibo che basterebbe a sfamare milioni di persone: è un sistema che non risponde ad alcun criterio logico, economico e soprattutto di equità. E cambiarlo dipende solo da noi. In Abruzzo, abbiamo una legge regionale contro gli sprechi alimentari, che insieme a quella nazionale contro gli sprechi alimentari e farmaceutici del 2 agosto 2016 spinge al recupero di alimenti destinati al consumo umano per evitare che vadano distrutti: oltre alla normativa e a un profondo richiamo alla giustizia sociale però, è il buon senso che deve indurci ad agire in modo da invertire la rotta”.

 

 

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