È stato approvato in modo unanime dai presenti, 43 sindaci su 76, il bilancio 2017 della Sasi Spa, ente gestore idrico frentano.
Il bilancio è stato illustrato dal presidente Gianfranco Basterebbe il quale ha spiegato che "l'utile d'esercizio di 14.698 euro è stato raggiunto dopo aver imputato le imposte di competenza per 434.146 euro e dopo aver effettuato ammortamenti per 3.115.467 euro e accantonamenti al fondo svalutazione crediti per euro 1.720.644". Quanto ai programmi Basterebbe ha ricordato gli investimenti effettuati nel 2017 che ammontano a 7,4 milioni di euro, utilizzati per le spese per manutenzioni straordinarie effettuate su beni di terzi (reti interne, fognature ed impianti di depurazione).
"Per l'anno 2018 - ha aggiunto il presidente - sono previsti investimenti per oltre 20 milioni di euro, destinati soprattutto al miglioramento dell'efficienza idrica fognaria. Per quanto riguarda i crediti, questione complessa, il valore iscritto in bilancio ammonta a 26,5 milioni di euro rispetto ai 28,5 dell'esercizio precedente. Con la nuova procedura stragiudiziale adottata sul recupero crediti dei morosi, in tre mesi sono già giunte nelle casse della società 800 mila euro". Quanto al contenzioso con l'Acea di Roma, che ha fatto consegnare alla Sasi un atto di precetto per 7,3 milioni di euro, la stessa Sasi ha provveduto a depositare istanza per la sospensione degli effetti di due sentenze, del 2013 e 2017, emesse dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma per il risarcimento danni per un illegittimo prelievo di acqua dal fiume Verde. Vertenza, in atto da decenni, che Sasi spera di chiudere con un accordo transattivo o attraverso la concessione di una dilazione dei pagamenti.