Sono stati numerosi gli incontri che il Presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe ha tenuto in questi mesi con i vertici dell'Acea per cercare di chiudere un contenzioso che andava avanti da anni e arrivare a una soluzione non troppo pesante per la società.
Alla fine, la tenacia, la determinazione, l'impegno e soprattutto la volontà di mettere fine a una vertenza lunga e complicata, sono stati premiati e un accordo sembra sia stato raggiunto. E' quanto si legge in una nota della Sasi. Il Presidente - che ha sempre messo in primo piano il dialogo, il confronto, privilegiando scelte condivise - prima di chiudere e rendere ufficiale l'intesa con l'Acea vuole ascoltare il parere dei sindaci e così il prossimo 7 giugno alle 16.00 si terrà un'assemblea dei sindaci a Palazzo degli Studi, a Lanciano, proprio per discutere e valutare insieme i termini dell'accordo. Un risultato straordinario - continua la nota della Sasi - se si considera che questa delicata vicenda ha radici lontane, da quando c'era la Cassa del Mezzogiorno ed è andata avanti con richieste milionarie da parte dell'Acea. L'ultima, in ordine di tempo, è quella di 6 milioni di euro, somma stabilita dal Tribunale Superiore delle acque pubbliche di Roma. Ed è su questa richiesta che si è concentrata l'attività del Presidente e del Cda che insieme all'ufficio legale hanno considerato tutte le possibili soluzioni, senza trascurare nessun elemento con l'obiettivo di chiudere questa difficile e controversa questione senza penalizzare troppo la società. “La prima richiesta da parte dell'Acea per illegittimo prelievo di acqua dalla Maiella ammontava a 15 milioni di euro, 13 milioni il primo risarcimento dovuto, fino ad arrivare agli attuali 6. I nostri avvocati non si sono risparmiati e abbiamo cercato – sottolinea Basterebbe ripercorrendo brevemente la storia - di mettere in campo tutte le azioni necessarie per arrivare a una conclusione accettabile. Soluzione che sarà sottoposta alle considerazioni dei sindaci, credo sia giusto ascoltare i loro pareri prima di chiudere definitivamente l'accordo e mettere la parola fine pure a questo problema”. Uno dei tanti ereditati dal Presidente che ha scelto però fin dal suo insediamento di non continuare a trascinare le situazioni ma di affrontarle e provare a risolverle con atteggiamento concreto e positivo.