Domenica 24 Novembre 2024

Atti persecutori nei confronti di tre donne -La Polizia di Stato esegue una misura cautelare nei confronti di un 37enne

06/09/2018 - Redazione AbruzzoinVideo

Questa mattina la Squadra Mobile della Questura di Pescara ha dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla p.o., (emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Pescara, dr. Elio Bongrazio, su richiesta del Sost.Proc. dr.ssa Fabiana Rapini), nei confronti di S.F., 37 anni residente in questo centro. 

 

 

L'uomo è indagato per "stalking" poiché, attraverso condotte reiterate nel tempo, ha posto in essere atti persecutori, anche attraverso strumenti informatici e telematici, nei confronti di una 28enne residente a Pescara e di due sue amiche. 

L'uomo nel 2012 aveva conosciuto la ragazza, trasferitasi a Pescara per ragioni di studio, frequentandone la comitiva. Dopo alcuni mesi i rapporti tra i due, peraltro mai sfociati in una relazione sentimentale, si erano raffreddati fino ad interrompersi definitivamente per volontà della donna. 

La decisione non era stata però accettata da S.F. che aveva non solo iniziato a tempestarla di chiamate e di messaggi, tanto da costringerla a cambiare numero, ma si era addirittura presentato a più riprese presso la sua abitazione, citofonandole a qualsiasi ora del giorno e della notte. 

Peraltro l'atteggiamento molesto dell'uomo si era indirizzato anche verso due amiche della donna, facenti parte della medesima comitiva universitaria, a loro volta minacciate ed ingiuriate da S.F., anche via chat telefoniche e su Facebook. 

Nel 2014 la ragazza aveva deciso di far rientro nella sua regione d'origine e la situazione pareva a quel punto essersi normalizzata, non avendo ella più avuto modo di incontrare S.F. 

Nell'estate dello scorso anno però, ritornata nel frattempo a Pescara, la giovane si era casualmente imbattuta in S.F., che nell'occasione le aveva rivolto pesanti minacce. La donna solo a giugno di quest'anno si era decisa a sporgere querela per le intimidazioni subite, ricevute peraltro anche sul suo profilo Facebook, laddove l'uomo la minacciava dicendole che l'avrebbe ammazzata e gettato dell'acido addosso. 

S.F., nel giugno scorso, si era addirittura recato nel paese d'origine della donna presso il ristorante dei genitori, in cerca di quest'ultima, senza però riuscire ad incontrarla.

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