Si tratta di un pregiudicato albanese che deve rispondere del reato di Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti, risultato colpito da mandato di arresto europeo emesso dall’A.G. del Belgio.
Nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio svolto qualche giorno fa, ai militari della Stazione Carabinieri di Carsoli non era sfuggita una nuova presenza nella cittadina, quella di E.R., 30enne albanese, ospitato da pochi giorni da alcuni connazionali. Pertanto, i carabinieri lo avevano fermato per strada e sottoposto ai controlli di polizia del caso, lasciando traccia delle verifiche eseguite nella Banca dati in uso alle forze di Polizia e, in particolare, della presenza a Carsoli del soggetto che, peraltro, è risultato essere un pregiudicato dedito alla commissione di reati contro il patrimonio. Ed è proprio grazie all’attento controllo precedentemente eseguito che, nel pomeriggio di ieri, i carabinieri di Carsoli sono stati avvisati dal personale della Direzione Centrale di Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia Divisione SIRENE di Roma - che nei confronti di E.R., quella stessa mattina, l’Autorità Giudiziaria del Belgio aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere (Mandato di arresto europeo) per il reato di Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti. I carabinieri di Carsoli, quindi, non ci hanno messo molto e, nella stessa serata, hanno rintracciato l’albanese procedendo al suo arresto. E.R. è stato poi tradotto nel carcere di Avezzano a disposizione dei magistrati della Corte di Appello di L’Aquila interessati per le procedure di estradizione in Belgio.