Si apre un primo spiraglio per i lavoratori dell' ormai fu cartiera Burgo di Chieti Scalo che hanno perso il lavoro e da sette anni attendono di poter tornare ad essere impiegati. La Crea, la società che porta avanti il progetto dello sfruttamento del Bio Metano con tecniche innovative assumerà dieci lavoratori che saranno prima chamati a frequentare un corso finanziato dall'Unione Europea.
La notizia arriva dall'onorevole Augusto Di Stanislao nel corso di un affollato incontro che si è tenuto nella sede di Merlino Progetti. Ai dieci che faranno parte del primo corso, seguiranno altri ex Burgo, secondo calendari che verranno fissati.Sia Di Stanislao, per quanto riguarda il Crea, che Domenico Merlino, responsabile del progetto In Te che dovrebbe portare sui terreni ex Burgo insediamenti per assorbire la mano d'opera che alla chiusura della Burgo è stata messa fuori, hanno esposto agli oltre venti lavoratori presenti lo stato delle cose.
Ha partecipato anche il sindacalista della Cisl Lucio Petrongolo che a breve, lo ha riferito nel corso dell'assemblea, avrà con i vertici della Burgo un incontro chiarificatore per quel che riguarda la disponibilità dei terreni occupati dalla fabbrica, sul cui destino c'è, diciamola così, ad oggi ancora abbastanza confusione. E di confusione, oltre che di mancate risposte, anche quelle dovute, hanno parlato sia Di Stanislao che Merlino, registrate nel corso degli anni trascorsi dal momento in cui vennero firmati gli accordi che permisero lo smantellamento della Burgo. "Quando sembra che si è vicini al traguardo di aprire i cantieri- ha detto Merlino- arriva qualche altro ostacolo burocratico, qualche permesso che ancora manca, qualche rilievo di cui prima nessuno ha parlato". Dal canto suo l'onorevole Di Stanislao ha ricordato i passi fatti dal progetto Crea, illustrato alla Regione ed esposto anche all'Expo di Milano: "Noi siamo sempre disposti ad andare fino in fondo- sono le sue parole- non chiediamo altro che non ci creino più ostacoli non previsti e non dovuti sul cammino che dobbiamo ancora fare".
