Alle prime luci dell’alba di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia di Lanciano, diretti dal Tenente Giuseppe Nestola, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lanciano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di I.N., 48 anni, ed hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, presso le rispettive residenze, nei confronti di B.S., 32 anni e L.D. di 25 anni.
In particolare il 48enne, insieme ad altre persone, nel mese di maggio si sarebbe reso responsabile di furto di materiale edile, in particolare ponteggi da impalcatura, all’interno di un grosso capannone privato ubicato nell’area industriale di Casoli. In quella circostanza gli uomini del NORM, in collaborazione con i militari della Stazione di Casoli, che erano già impegnati in una attività specifica di prevenzione, sono riusciti a trarre in arresto, in flagranza di reato, l’autista di un tir, dipendente di una società di autotrasporti che, avendo già scaricato la merce trasportata il giorno prima, era stato assoldato dalla banda e pertanto convinto, dietro ricompensa in denaro, a recarsi, con il tir in suo uso nel capannone in questione, dove averebbe dovuto caricare la merce per poi attendere da loro le indicazioni sul luogo di scarico.
I componenti della banda erano riusciti a darsi alla fuga, abbandonando nelle adiacenze l’autovettura usata per giungere sul luogo del furto. Ma grazie ad una intesa attività di indagine i Militari dell'Arma sono riusciti ad individuare tutto il clan. La Procura, concordando con gli esiti delle investigazioni, ha richiesto al G.I.P. del Tribunale di Lanciano l’emissione delle ordinanze di misura cautelare a carico dei predetti. L’accoglimento della richiesta vedeva pertanto l’emissione di una misura cautelare custodiale in carcere e due misure cautelari di obbligo di dimora.