È stata denominata operazione Alento dopo il rinvenimento nel settembre del 2019, di un chilo e mezzo si eroina occultato sulle sponde del fiume Alento a Francavilla al Mare, è da allora che sono partite le indagini condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Chieti. L'attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila, ha portato all’arresto in flagranza di 19 persone per spaccio di stupefacenti e al sequestro di circa 60 chilogrammi di stupefacente, fra cocaina ed eroina, mentre 32 sono gli indagati a piede libero.
È stata di fatto disarticolata dai Carabinieri un'organizzazione dedita allo spaccio con sede in Abruzzo, in particolare tra Francavilla al Mare, Pescara e Comuni limitrofi con ramificazioni in Belgio, Olanda e Germania. La droga proveniva da queste tre nazioni, prima tappa in Albania e poi in Abruzzo dove la sostanza stupefacente veniva nascosta nei pressi del fiume Alento. La droga, cocaina, eroina e marijuana, veniva di qui prelevata all'occorrenza e trasportata a bordo di camion o auto di grossa cilindrata per essere immessa nel mercato dello spaccio e le destinazioni finali erano dopo l'Abruzzo le regioni Marche ed Emilia.
In carcere sono finiti G.B, 49 anni residente a Chieti, G.B, albanese di 38 anni residente a Montesilvano, M.C., 36 anni residente a Montesilvano, A. D.O. di 25 anni residente a Città S.Angelo, E. G. albanese di 31 anni residente a San Benedetto del Tronto, L.N., 31 anni residente a Spoltore, B. P., 49 anni, albanese residente a Montesilvano, E. R., albanese di 45 anni residente a Montesilvano, A.S., 32 anni residente a Città S. Angelo, B. Z., 35 anni albanese residente a Gabicce Mare, M. Z., albanese di 42 anni residente a Montesilvano, A. V., albanese di 34 anni arrestato a Milano. La Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila che ha coordinato le indagini dei Militari dell'Arma ha chiesto e ottenuto dal Gip le misure cautelari. I dettagli della brillante operazione sono stati illustrati questa mattina a Chieti nel corso di una conferenza stampa dal comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Alceo Greco, dal comandante del reparto operativo colonnello Pietro D’Imperio e dal comandante del nucleo investigativo, il capitano Placido Abbatantuoni.