"Questa foto è stata scattata ormai quasi due settimane fa, quando, dopo la positività al virus del primo caso a Caldari, mi sono recato al triage di Lanciano per farmi visitare. Non la volevo pubblicare questa foto, ma vedendo troppa superficialità in giro, mi sono detto“ pubblicala! almeno chi ti conosce capirà che questo virus tanto lontano non è." Sono le parole scritte su un post nella sua pagina Fb, da Giampiero Mascitti, 39 anni, uno degli abruzzesi che ha contratto il Covid 19 - "Dopo sette ore in tenda a Lanciano - racconta il giovane - mi hanno trasportato in ambulanza all’ospedale dell’Aquila dove mi trovo tutt’ora. Dopo due settimane - continua - il mio fisico non è ancora riuscito ad espellere sta “m....” ma fortunatamente la mia situazione clinica è migliorata di parecchio, bisogna dare ancora del tempo al fisico per smaltirla del tutto. Comunque - conclude il giovane di Caldari - quello che più mi viene da dirvi è, siate più responsabili, se vi si chiede di restare a casa restateci...fatelo per voi, per le vostre famiglie e per la comunità tutta."
Il post di Giampiero Mascitti è stato condiviso subito dal sindaco di Ortona, Leo Castiglione, il quale ha scritto: "Se non volete ascoltare me, ascoltate Giampiero, in bocca al lupo ti aspettiamo". Numerose le condivisioni ed i commenti: "Buona guarigione, - dice Stefania - ascoltatelo state a casa!", ed ancora: "Forza, forza, oltre la salita c'è la vita, - scrive Nadia - rispettiamo le regole" - ed un altro commento, questa volta di Simona: "Chi ci tiene alla propria ed alla vita altrui resta a casa", ed infine Mariapia che plaude alla decisone di Giampiero di raccontare la sua storia: "Grazie per la tua dichiarazione aiuta a farlo capire a chi non vuole capire".
Abbiamo contattato Giampiero Mascitti e gli abbiamo chiesto di raccontarci com'è andata la sua terribile "conoscenza" con il Covid-19.
"La mia storia non è poi tanto diversa da quello che è successo alle migliaia di persone colpite da questo virus maledetto. - ha esordito cosi Gianpiero - Avevo la febbre alta da 4 giorni. Quando nel mio paese è venuta a mancare una persona e dopo i risultati dell'autopsia che le avevano fatto è emersa la sua positività al Coronavirus, ho deciso di recarmi al triage di Lanciano dove i sanitari hanno deciso, dopo poco, il mio trasferimento tramite ambulanza all'ospedale dell'Aquila dove mi trovo da due settimane.
All'inizio è stata dura perchè non riuscivo a respirare, avevo carenza di ossigeno e sono stato intubato, fortunatamento il mio corpo ha risposto bene e nel giro di 5/6 giorni la respirazione è tornata alla normalità. - ci ha raccontato Giampiero Mascitti - Continuo con le terapie mediche e bisogna avere ancora pazienza perchè i tamponi danno risultati ancora positivi. Il mio fisico ha bisogno di tempo per smaltire il virus. Ma posso dire di sentirmi molto meglio". Giampiero ha voluto raccontare, mettendoci la faccia, cosa significhi essere colpiti da questo virus maledetto che sta uccidendo tante persone, anche per scuotere le coscienze di tutte quelle persone che stanno prendendo con leggerezza le restrizioni che il Governo Italiano ha imposto tramite il Decreto. Questo giovane,che lavora in una pizzeria e che da un giorno all'altro ha visto la sua vita appesa ad un filo, ha voluto con il suo post su fb chiedere a chi magari non riesce a stare a casa, esce, va a correre,non usa le mascherine, di rispettare la propria vita e quella degli altri, che non dimentichi la sofferenza di chi sta lottando ogni giorno per sopravvivere contro questo virus e chidere che rispetti chi ha perso questa battaglia lasciando nel dolore tantissime famiglie.